Sabato 6 gennaio 2018 alle ore 22:00, il Milestone di via Emilia Parmense 27 festeggia la befana, ma soprattutto il suo undicesimo compleanno! Sul palco il Gypsy Katch Quartet con Hillary Katch e Michele Frigoli alle chitarre e voci, Stefano Zeni al violino e Mauro Sereno al contrabbasso. Il live club piacentino aprirà alle ore 21:00 e si potrà accedere con la tessera del Piacenza Jazz Club o Anspi (già valida per il 2018), che può anche essere rilasciata all’ingresso del locale; il costo è di € 20/anno (€ 6 per gli under 30). Com’è consuetudine, prima del concerto si può cenare a prezzo fisso, esibendo la tessera, presso l’Osteria Antica Romea, a pochi passi dal Milestone, ma durante la serata avverrà anche il taglio della torta di compleanno, che sarà poi offerta a tutti gli intervenuti.
Il gruppo “gitano” è formato dal contrabbassista Mauro Sereno, colonna portante che sa essere anche solista incisivo ed evocativo, dal violinista Stefano Zeni che porterà il tocco e un incredibile virtuosismo tzigano, oltre alla chitarra di Michele Frigoli, dal ruolo ritmico e di accompagnamento importante quanto quello della chitarra solista di Hillary Katch, leader e autentico funambolo, fulmineo nel tratteggiare le frasi e il “mood” del genere. I due chitarristi, si esibiscono a sorpresa anche come valenti crooner.
Nel solco della tradizione, ma con estro e passione, per suonare una musica scapigliata, proprio come il suo ideatore, il mitico Django Reinhardt, fece nei turbolenti anni Trenta. Questo potrebbe essere in sintesi il manifesto del Gypsy Katch Quartet, ensemble che nasce dall’estro creativo del polistrumentista Hillary Katch, con l’intento di avvicinare il pubblico, nella semplicità e spensieratezza, alle caratteristiche sonorità del Gypsy Jazz. Il Gypsy, o Jazz Manouche, è il genere musicale che trae la sua origine dall’irripetibile esperienza artistica del chitarrista Django Reinhardt, considerato l’inventore e il suo massimo esponente: egli ha reso possibile l’unione tra l’antica tradizione musicale zingara del ceppo dei Manouches e il jazz americano. Il frutto di questa unione è un genere che coniuga la sonorità e la creatività espressiva dello Swing degli anni Trenta con il filone musicale del Valse Musette francese ed il virtuosismo eclettico tzigano. Il programma del quartetto non nasconde l’amore dei musicisti per lo swing di quegli anni, per il romanticismo e la classe con cui allora si proponeva la musica. Il tributo che viene reso a “Django” e ai tanti grandi suoi proseliti, si distingue per la classe e la cura con cui, non senza fantasia, il quartetto ripropone filologicamente il suono manouche.
Durante la serata, sarà colta l’occasione per festeggiare l’undicesimo compleanno del Milestone con il taglio di una gustosa torta!