Il Movimento piacentino si appresta a vivere un Natale speciale. Sono arrivati infatti i risultati della campagna “Il pozzo di Papa Francesco” attiva dal 2015 al 2017. La buona notizia, è proprio il risultato raggiunto, ben oltre ogni aspettativa: sono stati perforati ben 138 nuovi pozzi (di cui 128 produttivi) e riabilitati 420; 60 sono stati perforati grazie al co-finanziamento della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) mentre gli altri 68 grazie ai tanti donatori, amici e sostenitori di Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo. L’obiettivo di perforare 100 pozzi in tre anni è stato quindi ampiamente superato: «Siamo contenti che questo grandissimo risultato arrivi proprio nell’anno in cui celebriamo il 45° della fondazione di Africa Mission» ha dichiarato a tal proposito Carlo Ruspantini direttore del movimento «e siamo orgogliosi di poter condividere la gioia di questa bella notizia con Papa Francesco. È un modo di dire grazie a lui e ai nostri tanti sostenitori, perché è anche merito loro se oggi milioni di gocce d’acqua giornalmente alimentano, in modo continuativo, la speranza di costruire un mondo migliore che hanno nel cuore i nostri amici del Karamoja». Un riferimento a Papa Francesco molto chiaro perché Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo ha deciso di fare gli auguri al nostro Pontefice scrivendogli direttamente e raccontandogli questo enorme successo che porta il suo nome.
Durante l’udienza del 3 dicembre 2014, infatti, con la consegna della miniatura del 1000° pozzo perforato dall’organizzazione, era stata avviata la campagna “Il Pozzo di Papa Francesco”, con l’obiettivo di perforare 100 nuovi pozzi entro l’anno 2017.
“Senz’acqua non ci può essere futuro” affermava infatti Don Vittorione, fondatore del Movimento, ed è quindi il settore idrico ad essere al centro delle tante attività svolte dall’organizzazione in Karamoja, un’area particolarmente arida situata nel nord-est dell’Uganda. Per questo motivo, all’inizio del prossimo anno, verrà lanciata una nuova campagna, “Stai dalla parte di chi ha sete”, con lo scopo di perforare 50 nuovi pozzi in 5 anni, ovvero fino al 2022, anno del cinquantesimo dalla fondazione di Africa Mission.