30 ambulanze, più di 100 operatori e una dozzina di mezzi di trasporto. E’ mastodontica la macchina organizzativa che scenderà in campo domenica, per le operazioni di sgombero, che fanno seguito al ritrovamento alla Cavallerizza di un ordigno bellico inesploso del considerevole peso di 500 libbre. 6mila e 700 le persone che dovranno abbandonare per una mattinata e poco più le proprie case. Ovvero: coloro che abitano in un raggio di 500 metri dal luogo di ritrovamento della bomba. 70 persone hanno già fatto richiesta di accedere al centro di accoglienza allestito a Piacenza Expo. In generale sono 1940 gli ultrasettantacinquenni. Sono 85 invece le persone seguite dall’Ausl in assistenza domiciliare integrata, 45 i non autosufficienti. Alcuni si recheranno dai familiari, altri troveranno un domicilio temporaneo al Vittorio Emanuele di via Campagna. Tra i soggetti coinvolti anche 22 religiose delle suore di Sant’Anna. 18 dei 73 ospiti dell’istituto Madonna della bomba saranno trasportati alla casa di cura San Giuseppe. Per 4 utenti, in condizioni di particolare difficoltà, è previsto il ricovero temporaneo nell’unità operativa di Medicina d’urgenza. Obiettivo della squadra al lavoro: concludere lo sgombero entro le 9 e 30. Le persone potranno rientrare dopo le 13 e 30. «L’area interessata deve essere sgomberata – ha raccomandato il vicesindaco Francesco Cacciatore – esiste un’apposita ordinanza del prefetto».Per informazioni sono a disposizione i numeri 0523-492 297 e 0523-711 919.