Besurica, Christian Fiazza e Giulia Piroli (Pd): «Non chiudete la biblioteca»

«Tutelare e valorizzare un presidio di cultura nel quartiere». È questo in sintesi il messaggio lanciato dai consiglieri comunali Christian Fiazza e Giulia Piroli, che hanno alzato le barricate in difesa del Punto prestiti libri della Besurica, «il cui destino è in bilico a fine anno, quando scadranno i finanziamenti stanziati dalla scorsa Giunta». Fiazza e Piroli hanno sottoscritto la raccolta firme promossa spontaneamente da un gruppo di cittadini, che si oppone alla chiusura della biblioteca collocata nel centro civico del quartiere.
«Questa struttura non è stata sufficientemente pubblicizzata. Bisognerebbe favorirne l’interazione con le altre realtà già esistenti alla Besurica, piuttosto di valutarne la soppressione – incalzano i due consiglieri comunali -. Sarebbe un grave segno di arretratezza e chiusura da parte dell’Amministrazione comunale, che al contrario dovrebbe spalancare le porte alla cultura e alla partecipazione. Compito di questa amministrazione è trovare una soluzione, senza addossare le colpe alla Giunta precedente, perché solo governando s’impara. Grazie al Punto prestiti libri della Besurica hanno preso vita tante iniziative: gruppi di lettura, pomeriggi rivolti ai bambini da 0 a 6 anni e ai loro genitori e corsi di uncinetto, oltre al prestito digitale, alla consulenza bibliografica e ai posti studio con rete Wi-Fi. E tante altre potranno formarsi».
«Invitiamo gli assessori competenti a potenziare il servizio, aumentando i giorni e gli orari d’apertura. Attualmente la biblioteca è attiva per i residenti solo al martedì, al giovedì e al sabato. Inoltre – concludono Fiazza e Piroli -, visti gli ampi spazi a disposizione, proponiamo di realizzare una sala dedicata all’aggregazione giovanile, alle associazioni e ai gruppi informali che agiscono alla Besurica, nonché di prendere in considerazione una condivisione dei locali con una sede dislocata della Polizia municipale, fondamentale per garantire la vicinanza delle Forze dell’ordine a tutto il territorio».