È Tommaso Foti di Fratelli d’Italia-An a intervenire nuovamente (un primo atto era stato presentato a inizio febbraio), con un’interpellanza rivolta alla Giunta, sulla gestione dell’Unità operativa anestesia e rianimazione dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza, chiedendo, “con effetto immediato, un’ispezione”. Diversi dirigenti medici in servizio nella struttura, spiega il consigliere, lamentano da oltre un anno problemi relativi alla “distribuzione dei carichi di lavoro (guardie notturne e festive, guardie presso il presidio di Fiorenzuola d’Arda, attività di sala operatoria presso il presidio di Castel San Giovanni) gravemente iniqua, oltre che inficiata da errori organizzativi, tanto che ci sono medici ai quali, a differenza dei colleghi, vengono sistematicamente assegnati turni a Fiorenzuola e Castel San Giovanni”. A febbraio, prosegue il consigliere di Piacenza, l’assessore regionale Venturi riferiva del coinvolgimento dei vertici sanitari aziendali piacentini per “risolvere i problemi prospettati dal punto di vista sia della definizione delle competenze professionali sia dell’organizzazione del lavoro”. Recentemente però, sottolinea, “esponenti delle istituzioni locali di Piacenza hanno ricevuto una nuova nota riguardante le stesse problematiche relative all’organizzazione della struttura, nella quale si rimarca che ad oggi non sono state risolte e per alcuni aspetti sono anzi peggiorate”. Per Foti non c’è quindi traccia delle innovazioni organizzative di cui ha parlato l’assessore Venturi. La soluzione dei problemi, conclude il capogruppo Fdi-An, “non passa di certo attraverso la difesa delle mura fortilizie, entro cui opera la dirigenza dell’Ausl di Piacenza, quotidianamente presidiate da fedeli adepti che impediscono a chiunque di potere conferire con la stessa, soprattutto quando vi sia giustificato e valido motivo”. Foti chiede quindi alla Giunta di “porre in essere ogni utile azione affinché l’Ausl di Piacenza assuma le dovute iniziative, che fino ad oggi ha omesso di intraprendere, per garantire agli utenti l’ottimale erogazione dei servizi”.
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