Si è svolta di fronte ad un buon numero di partecipanti l’incontro che si è tenuto Venerdì 1 Dicembre a Sarmato che aveva come tema la promozione del progetto “Sentiero del Tidone”. L’evento, organizzato dal gruppo alpini e dall’Anspi locale (presso la cui sede si è tenuta la serata) con il patrocinio del comune di Sarmato, è stato introdotto da Sesto Marazzi che ha voluto ringraziare l’associazione “Sentiero del Tidone” per l’importante opera realizzata e rendendosi disponibili per future collaborazioni; all’unisono anche Anna Tanzi, sindaco di Sarmato che ha voluto ricordare come l’associazione era già stata presente in una serata tre anni prima, appena era stato inaugurato il tratto piacentino (quello pavese è terminata nell’Ottobre 2016). Don Emanuele Massimo Musso, parroco di Sarmato, ha portato i saluti della parrocchia e, parlando dei sentieri, ha voluto ricordare come una cartina geografica viene sistematicamente redatta con un senso di spazio e tempo, auspicando che in futuro ci possa essere una cartina che indichi i santi della nostra vallata.
Daniele Razza, presidente dell’associazione “Sentiero del Tidone”, ha voluto ringraziare per l’invito ed ha iniziato ad illustrare gli scopi dell’associazione: nata cinque anni fa con l’inizio del progetto che ha portato alla realizzazione completa del sentiero lungo 69 chilometri che costeggia l’intero percorso del torrente dalla sorgente (località Case Matti nel comune di Romagnese in provincia di Pavia) alla foce (località Boscone Cusani nel comune di Rottofreno), durante il 2017 si è fatta promotrice di numerosi incontri nei vari comuni della Val Tidone per poter diffondere la conoscenza del sentiero. Ha sottolineato l’importanza di fare parte del progetto: privati, aziende, associazioni, amministrazioni possono dare un contributo validissimo affinché il sentiero possa diventare la “strada maestra” per chi vuole conoscere la vallata e un servizio sempre disponibile per chi abita nella zona. Oltre a ringraziare gli enti (Consorzio di Bonifica di Piacenza in primis) e gli iscritti che da sempre sostengono il progetto, Razza ha voluto indicare come la creazione del sentiero è diventata un’opportunità finora impossibile per chi abita nei dintorni di poter usufruire del percorso e contestualmente vedere nuovi angoli di bellezza della Val Tidone, e soprattutto un deterrente per chi in questi anni o decenni ha utilizzato il torrente come una discarica a cielo aperto, liberandosi di rifiuti ingombranti o bivaccando e lasciando a terra ogni genere di rifiuti; dal punto di vista ambientale, infatti, l’intero percorso ha, da un lato, fatto emergere nuovi spazi e fatto conoscere meglio la ricchezza di fauna e flora che “abita” in queste zone e dall’altra li custodisce e li monitora con le varie persone che ormai ogni giorno lo percorre.
A seguire, Fabio Rogledi ha mostrato ai presenti la cartina cartacea nel suo dettaglio, illustrando le peculiarità del percorso, i dislivelli, come percorrere a piedi, in bicicletta oppure a cavallo il sentiero, indicando i guadi presenti e come accedere, a partire dalle strade provinciali SP11 e SP412, al percorso. Ha fornito inoltre delucidazioni per chi vuole sostare e pernottare lungo il sentiero (creandosi così un proprio itinerario) e tutte le indicazioni utili per poter contattare l’associazione (sito: www.sentierodeltidone.it; email : info@sentierodeltidone.it; Facebook : “Sentiero del Tidone”).
Erano presenti alla serata, tra gli altri, Sergio Bertaccini, presidente della Pro Loco di Castel San Giovanni, e Fausto Borghi, presidente dell’associazione “La Strada dei Mulini”.
Al termine della serata il gruppo alpini ha offerto un lauto e gradito rinfresco a tutti i presenti.