Anche la Commissione Finanze della Camera dei deputati si schiera per l’introduzione, almeno sperimentale, di una cedolare secca per gli affitti dei locali commerciali. Nel suo parere sul disegno di legge di bilancio, appena approvato, la Commissione chiede “misure per favorire il rilancio del commercio nei centri storici, prevedendo a tal fine l’applicazione del regime della cedolare secca alle locazioni di immobili commerciali ubicati nei predetti centri storici, nel caso di avvio di attività di vendita al dettaglio per esercizi di vicinato o di attività di somministrazione di alimenti e bevande, ovvero di attività artigianali”.
“Si tratta – commenta il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – di un ennesimo appello a cogliere quest’ultima opportunità della legislatura per almeno avviare una riforma strutturale e pro crescita come quella di una tassazione sostitutiva dei redditi da locazione di immobili commerciali: un sistema che nel settore abitativo ha avuto un successo dimostrato dai numeri e che in quello non abitativo consentirebbe di limitare il dilagante sfitto dei locali su strada e la desertificazione delle nostre città. Se – come risulta anche da precedenti atti parlamentari – sia la maggioranza sia il Governo sono convinti della necessità della misura, hanno adesso la possibilità di dimostrare che l’attenzione al tema è reale. In queste ore, quasi tutti i gruppi parlamentari stanno depositando alla Camera un emendamento, presentato al Senato, che prevede un avvio sperimentale della cedolare, con un onere di 30 milioni di euro, nell’ambito di una manovra da 20 miliardi. Si può dedicare l’1,5 per cento della manovra ad una misura che tre quarti del Parlamento ha richiesto e che il Governo ha giudicato positivamente?”