Sempre in prima fila l’associazione “Amici dell’Arte”. Dopo aver infilato – lungo tutto il 2017 – grandi mostre d’arte, spazio ora anche al grande giornalismo. Perché anche l’impegno nella cultura rientra nelle priorità associative. Infatti mercoledì 6 dicembre, ore 21, nella sede associativa cioè in via San Siro 13, Piacenza, il giornalista Davide Giacalone presenterà il suo ultimo libro, Viva l’Europa viva (edizioni Rubbettino, 2017). Si tratta di una riflessione pungente sul significato attuale di essere europei come da storia recente, poi polemicamente europeisti come da storia recentissima, infine anti-europei o euro-scettici date le attuali difficoltà storiche. Giacalone, favorevole all’unione del vecchio continente, rifletterà se e fino a quando ha ancora un senso definirsi europeisti.
Ricordiamo che Giacalone è stato in politica fino al 1985, poi ha diretto “La ragione” e “Smoking” ed è stato editorialista de “L’opinione”. Ora collabora con il quotidiano “Il giornale” e con l’emittente radiofonica nazionale RTL 102.5. Nel 2010 è stato presidente di DigitPA, nuova concentrazione riguardante il “Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione”. Nel 2011 è stato invece nominato presidente dell'”Agenzia nazionale per la diffusione delle tecnologie dell’innovazione”.
Numerosi i libri scritti da Giacalone fra cui ricordiamo: La mia battaglia contro la droga, l’emarginazione e l’egoismo, scritto con Vincenzo Muccioli (1993); L’ Italia degli altri. Dove la reazione si fece rivoluzione (1995); L’Europa dei diritti e delle libertà (1999); Politicamente scorretto (2000); L’ Italia come bugia (2003); Diario civile (2005); Non Stop Views (2007); Una Voce alla radio (2008); Good Morning Italia (2009); Terza Repubblica (2010).
Con Giacalone gli “Amici dell’Arte” soprattutto, ma anche l’ambiente culturale piacentino, ne trarranno concreti benefici. Perché? Giacalone è giornalista assai acuto, ha sempre trattato problemi di flagrante attualità sviscerando aspetti sempre tenuti nascosti all’opinione pubblica e talora scomodi all’establishment.