Una nuova battaglia vinta da CNA nel segno della libera concorrenza. E’ proprio in questa direzione, infatti, che va letto il pronunciamento del Consiglio di Stato che ha rigettato il ricorso di ENEL sull’obbligo, in base a una direttiva europea, di non indurre in confusione i clienti utilizzando marchi confondibili tra aziende di distribuzione e aziende di vendita dell’energia, e che conferma la necessità di imporre obblighi netti di separazione per le imprese verticalmente integrate.
“La posizione dominante degli operatori che svolgono attività in regime di libera concorrenza, cioè la produzione e la vendita – secondo CNA – affiancata ai monopoli tecnici come la gestione delle reti di distribuzione, ostacola lo sviluppo dei benefici, cioè costi minori e maggiore qualità del servizio, di cui i consumatori avrebbero dovuto beneficiare a seguito della liberalizzazione del mercato, e costituisce inoltre un fattore fortemente penalizzante per le PMI e le imprese artigiane che operano, in una condizione di debolezza, nelle attività in libera concorrenza come quelle post-contatore. Gli operatori che gestiscono monopoli tecnici sono infatti in possesso di elementi informativi e conoscitivi strategici che derivano proprio dall’attività svolta in concessione, e che utilizzano per operare nelle attività a monte e a valle della filiera energetica, escludendo di fatto dal mercato le imprese concorrenti”.
Secondo CNA, che si era costituita in giudizio contro questa posizione dominante, la sentenza del Consiglio di Stato apre molteplici orizzonti per individuare nuovi e più stringenti limiti all’attività degli ex-monopolisti nel settore del post-contatore. Un tema sul quale CNA è impegnata da anni a sostegno delle esigenze delle imprese associate.
“Siamo molto soddisfatti del pronunciamento del Consiglio di Stato che ha recepito le istanze presentate dalla nostra Associazione – commenta il Direttore di CNA Piacenza, Enrica Gambazza – ma a questo punto è necessario un conseguente atto da parte del mondo politico e che il governo approvi le disposizioni necessarie per introdurre, nei settori dell’energia elettrica e del gas, l’obbligo di separazione proprietaria tra i soggetti che gestiscono le infrastrutture strategiche e gli operatori che operano a monte e a valle del mercato, inclusi i servizi post contatore. Una strada che potrà garantire alle piccole imprese che operano nell’impiantistica una reale concorrenza sul mercato”.