Il Dna trovato sul dito di una mano di Xiujun Xu, la ragazza cinese assassinata, appartiene con buona approssimazione a Yuri Zaffignani. Questo l’esito degli esami del Dna compiuto a Pavia durante le scorse settimane dai periti nominati dalla procura. Il risultato di questi esami per la magistratura giustifica la permanenza in carcere di Yuri Zaffignani (accusato del delitto della ragazza cinese) e soprattutto è compatibile con il fatto che la donna, in un disperato tentativo di difesa, avrebbe graffiato il suo aggressore, trattenendo sotto l’unghia della mano lembi di pelle il cui Dna è quello di Zaffignani. Per l’avvocato difensore Francesco Monica invece questo esame, conferma l’innocenza del suo assistito, in quanto siamo di fronte ad una traccia di Dna molto labile e non sufficiente per confermare un’aggressione violenta, Inoltre gli esami di laboratorio, hanno consentito di scovare altri cinque profili genetici oltre a quello dell’indagato. Tre i profili sconosciuti.