Cultura religiosa islamica e ruolo della donna. Se ne è parlato oggi alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Ospiti il teologo iraniano Yousefi Eshkevari (in foto), già seguace di Komeini e profeta dell’abolizione del velo, condannato a morte per le sue tesi, e la scrittrice Fereshteh Sari. Al tavolo di regia Farian Sabahi, storica, dell’Università di Torino. Hassan Yousefi Ehskevari è nato a Ramsar, una città dal Mar Caspio, nel 1949. È stato uno dei protagonisti della rivoluzione khomeinista degli anni ´70, dopo la quale diventa membro del primo parlamento postrivoluzionario nel 1979. Dopo l´esperienza parlamentare si è concentrato soprattutto sulla ricerca, lo studio, e la scrittura. Egli è stato o docente della Allameh-ee-tabataba University di 1986 e ha collaborato a numerose testate politiche e civili. Eshkevari ha fondato il Centro di Cultura per la ricerca del dottor Ali Shariati e, dal 1996, ha avviato una attività di conferenziere in numerosi Paesi del mondo. Accusato di apostasia in un tribunale ufficiale iraniano, è stato condannato a morte. Attualmente vive e lavora in Europa. Tra le sue pubblicazioni: In cerca di libertà. La vita, le opere e il pensiero di Mehdi Bazargan, 1 ° vol. , Teheran: Ghalam 1997-2 ° vol. , Teheran Ghalam 2000 La Carovana della campana, sette carte nella introduzione alla vita, opere, di pensieri e Seyyed Jamal Addin Asadabadi, Teheran, Chapakhsh 1997; Lo studio della creazione, le questioni islamiche in antropologia, Teheran: Ghalam 1997; Giustizia nel monoteismo, Qom, 1975; Sapienza nella festa di religione, Teheran, Ghasideh, 2000, In memoria del giorno, approcci politici del movimento riformista in Iran, Teheran: Gameno, 2000; Le cause dei reati e il modo di combatterle, Qom, 1964 Fereshteh Sari (Teheran 1956) alterna la sua attività di traduttrice dal russo a quella di poetessa e prosatrice, nonché di scrittrice di libri per bambini. Ha al suo attivo numerose raccolte di poesie, romanzi e racconti brevi. Ha ricevuto premi internazionali quali il Lilliam Hellman Dashell Hammett Award (1998) e il premio del Parlamento Internazionale degli Scrittori (1999) grazie al quale ha trascorso un periodo in Italia. La sua ultima raccolta di poesie, Giorni e lettere (Ruzhà va nàmehà) ha ricevuto in Iran il prestigioso premio intitolato alla poetessa iraniana Parvin E´tesami (2004) Farian Sabahi (1967) è giornalista professionista. Nata in Italia da padre iraniano e madre italiana, ha conseguito il Ph. D. In Storia dell’Iran presso la School of Oriental and African Studies di Londra. Insegna Storia dei Paesi islamici all´Università di Torino e Storia dell´Iran a Roma. Nell´anno accademico 2002-2003 è stata titolare del corso L´évolution politique et sociale en Iran au Xxème siècle presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Ginevra. Ha anche insegnato Capire l’Islam all’Università Bocconi di Milano, dove ha tenuto un corso al Master della Sda per Manager dell’immigrazione. È opinionista, su questioni iraniane e islamiche, per La Stampa e per il Tg1. Collabora, esclusivamente su Islam e Medio Oriente, con Il Sole 24 Ore, Diario, Io donna e D di Repubblica, Radio Svizzera Radio 24 e Radio Popolare. È autrice del reportage Un’estate a Teheran (Laterza, Bari 2007), del saggio Islam: l’identità inquieta dell’Europa. Viaggio tra i musulmani d’Occidente (Il Saggiatore, Milano 2006) e di Storia dell’Iran (Bruno Mondadori, 2003, 2006 e 2009). .