Parkinson, a Piacenza in cura 120 persone. Sabato un incontro per pazienti, familiari e operatori

Non autosufficienza

Malattia di Parkinson, un utile confronto tra pazienti, operatori e familiari. In occasione della giornata nazionale dedicata alla sensibilizzazione su questa patologia, la sala conferenze Ausl di via Anguissola ospita sabato 25 novembre un importante appuntamento divulgativo promosso dagli specialisti che seguono in particolare questi disturbi del movimento. L’appuntamento è fissato per le ore 9, fino alle 12, ed è promosso in collaborazione con l’associazione Unione Parkinsoniani Piacenza.

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“La mattinata di approfondimento – spiega la neurologa Fabiola Magnifico, responsabile dell’ambulatorio dedicato – è stata dedicata al tema della conoscenza, per gestire al meglio la patologia”. L’incontro è rivolto a pazienti e caregivers, ovvero familiari o persone che si occupano direttamente dei malati. La giornata nazionale quest’anno è dedicata alla prevenzione: è stato infatti avviato il primo studio italiano multicentrico osservazionale per la valutazione dei fattori di rischio e dei fattori protettivi della malattia di Parkinson. Il lavoro si promette di individuare le possibili associazioni tra i diversi fattori che possono influenzare la malattia e verificare la forza e la riproducibilità di tali collegamenti. Inoltre analizza l’influenza sulla malattia di quei fattori il cui ruolo nella genesi del Parkinson non è stato ancora chiarito.

Com’è noto, il Parkinson è una malattia neurodegenerativa, a evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge principalmente alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e dell’equilibrio. Fa parte di un gruppo di patologie definite “disordini del movimento” e tra queste è la più frequente. La malattia è presente in tutto il mondo e si riscontra in entrambi i sessi, con una lieve prevalenza in quello maschile. L’età media di esordio è intorno ai 58-60 anni, ma circa il 5 % dei pazienti può presentare un esordio giovanile tra i 21 ed i 40 anni. Prima dei 20 anni è estremamente rara. Sopra i 60 anni colpisce 1-2% della popolazione, mentre la percentuale sale al 3-5% quando l’età è superiore agli 85. Operatori e servizi dedicati a Piacenza hanno in carico circa 120 pazienti.

Le strutture coinvolte nella malattia di Parkinson si trovano in aree profonde del cervello, che partecipano alla corretta esecuzione dei movimenti. Si manifesta quando la produzione di dopamina nel cervello cala consistentemente. I principali sintomi motori della malattia di Parkinson sono il tremore a riposo, la rigidità, la bradicinesia (lentezza dei movimenti automatici) e, in una fase più avanzata, l’instabilità posturale (perdita di equilibrio).

Il tremore non è presente in tutti i pazienti. All’esordio della malattia, spesso i sintomi non vengono riconosciuti immediatamente, perché si manifestano in modo subdolo, incostante e la progressione della malattia è tipicamente lenta. Talvolta sono i familiari od i conoscenti che si accorgono per primi che “qualcosa non va” e incoraggiano il paziente a rivolgersi al medico.