Valutata non idonea al lavoro dalla proprietaria di un bar poiché transgender. Succede a Ferriere. La protagonista, Edda, una donna di origini napoletane, sostiene di essere stata ripetutamente sollecitata dalla proprietaria a rivelare se fosse “un uomo o una donna”. Da qui al non assumerla, secondo Edda, il passo sarebbe stato breve. Da quanto emerge, del caso si starebbe occupando anche la nota trasmissione di Italia Uno, Le Iene.
Sulla vicenda interviene anche Davide Bombini, segretario dell’Atomo Arcigay di Piacenza: “La nostra è un’associazione LGBTI che ha tra le proprie missioni quella di dare sostegno alle persone discriminate. Il nostro lavoro volontario, tra le altre, prevede anche quello di mediazione tra aziende e lavoratori in tema di discriminazioni, presunte o reali che siano. Purtroppo, in questa vicenda, siamo spettatori. Una vicenda che cade proprio a ridosso del 20 novembre, giornata internazionale dedicata al ricordo delle persone trans assassinate nel mondo. La lotta contro la transfobia è uno dei nostri valori fondamentali; l’odio e il disprezzo per le persone trans è un fenomeno più che attuale, basato sull’ignoranza, che va spazzato via. A Edda va la nostra solidarietà incondizionata, ma non possiamo fingere che la vicenda abbia preso una piega grottesca dopo il coinvolgimento del programma Le Iene di Mediaset. Una delle nostre missioni è quella di rendere pubbliche le denunce di discriminazioni evitando la spettacolarizzazione delle vite delle persone. Rispettiamo Edda, la sua vita e la scelta di denunciare via Fanpage.it e via Le Iene quanto le sia accaduto, invece che rivolgersi a una delle associazioni che si battono quotidianamente contro le discriminazioni sul territorio. Siamo disponibili, sia per Edda che per la commerciante di Ferriere, a prendere contatti con le persone coinvolte. Auspichiamo di poter dare il nostro apporto per fare chiarezza e rendere questa brutta storia un’occasione di crescita per il nostro territorio”.