“Questa è la prova che la politica, quella buona, i risultati li ottiene”. E’ un po’ il leitmotiv che ha accompagnato l’inaugurazione della nuova ala del conservatorio Nicolini, questa mattina, in via Santa Franca 37. Ambienti riqualificati in grado di ospitare aule per lezioni e seminari, una vasta biblioteca e una sala da concerti. Il progetto fu avviato dall’allora sindaco Roberto Reggi sei anni fa, continuò con la giunta Dosi ed è stato inaugurato questa mattina, sabato 18 novembre. Sei anni per un lavoro titanico, reso possibile dal supporto finanziario del governo, nella fattispecie il MIUR, e della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
“Le condizioni in cui versavano questi ambienti erano inaccettabili, degradati e degradanti per l’immagine della città – ha commentato Roberto Reggi – oggi restituiamo locali degni del conservatorio Nicolini e di Piacenza”.
“Il conservatorio Nicolini è una eccellenza che rende Piacenza conosciuta in Italia e non solo, una di quelle eccellenze di cui bisogna essere orgogliosi e che dobbiamo essere in grado di valorizzare. Questa università, dove si fatica e dove ci si impegna, è un pregio per tutto il nostro territorio” commenta Massimo Toscani, della Fondazione.
“Abbiamo costruito un percorso di collaborazione istituzionale che ha funzionato alla perfezione. Una collaborazione che deve proseguire anche in futuro per garantire ai piacentini le strutture di qualità che meritano” commenta Paola De Micheli.
“Il conservatorio gioca un ruolo importante per la città – spiega Paola Pedrazzini, presidente del Nicolini – perchè non solo è un centro di formazione e insegnamento, ma anche un centro di produzione artistica che organizza ogni anno concerti, seminari, eventi gratuiti aperti a tutta la città”.