Linee programmatiche della giunta Barbieri, il consigliere di Forza Italia, Michele Giardino, risponde a Confindustria.
Nei sistemi liberali storici, lo Stato garantiva la concorrenza in ambito economico. Nel sistema globalizzato attuale, è invece l’economia a mettere in competizione gli Stati. E questo perché, nella penuria di risorse finanziarie di cui può disporre un ordinamento statale, riuscire ad attrarre nuovi investimenti, nuovi insediamenti industriali, nuovi progetti significa assicurare un incremento di ricchezza alla collettività di riferimento.
E’ naturale che la gara coinvolga anche le regioni, le province, le città: se i trasferimenti dal centro diventano sempre più esigui, ma tutte continuano ad avere spasmodico bisogno di soldi, è inesorabile che tutte finiscano per gareggiare tra loro (in ultima analisi, anche la sfida che diversi comuni si lanciano ogni anno per diventare Capitale della cultura ha finalità economiche).
A Piacenza si prova a invertire la rotta. Meglio: si prova a rimettere in sella la politica, per governare cum grano salis quest’epoca di casse semivuote. Nella convinzione che assecondare ciecamente i diktat economici – in questa assurda competizione tra soggetti pubblici – possa determinare un ribasso della qualità dell’azione amministrativa e, per tale causa, un suo sempre minore orientamento a soddisfare le esigenze della cittadinanza. Gli italiani hanno capito che il tempo delle vacche grasse è terminato. I piacentini, pragmatici come pochi in Italia, lo hanno capito forse prima e meglio degli altri. Da qui la scelta di Patrizia Barbieri sindaco: una scelta di sobrietà, compostezza, realismo. E nelle linee programmatiche di mandato il sindaco non li ha delusi: li ha onorati, ha onorato le loro aspettative.
Non solo. Nel giorno in cui tali linee venivano presentate al Consiglio comunale (lunedì 13 novembre), su Libertà veniva pubblicata la risposta del sindaco ai vertici locali di Confindustria (che avevano puntato il dito contro le frenate della giunta su alcuni appalti precedentemente avviati: nuova piscina, piazza Cittadella). Si riporta il titolo eloquentissimo: “Rispondo ai piacentini, non a qualche imprenditore che mi tira la giacca”. Pochi soldi, da spendere bene, nell’esclusivo interesse dei cittadini, evitando nuovi debiti.
Si è trattato di un “uno-due” pugilistico difficile da non percepire. Solo le minoranze non l’hanno percepito, ma era previsto dal copione.