Visione, coraggio e passione. Tre parole che racchiudono la vita, intensissima, di Luigi Fornari, uno dei padri della cooperazione a Piacenza, uomo che è stato dirigente e imprenditore fiero della propria matrice cattolica. Confcooperative lo ha voluto ricordare con il convegno dal titolo “Passato e futuro nel ricordo di Luigi Fornari” nel Salone dei Depositanti a Palazzo Galli, durante il quale è stata presentata una biografia scritta da Matteo Billi.
«Fornari era una persona che guardava al futuro – hanno sottolineato a turno tutti gli intervenuti – e che è stata capace di lasciare un’importante eredità crescendo un’intera generazione di cooperatori».
Sotto la regia di Gaetano Rizzuto il primo a intervenire è stato Daniel Negri, presidente provinciale di Confcooperative. «Il concetto più importante da sottolineare oggi – ha spiegato – è l’importanza delle nostre radici. Negli ultimi cento anni sono cambiate e continueranno a cambiare le modalità di produzione e le tecnologie, ma i soci e la cooperazione rimarranno alla base di tutto. Ed è una base da salvaguardare, perché senza le radici non si va avanti».
Lascia un’eredità importante il fondatore di Arp e della latteria sociale Aurora. Lo testimoniano i numeri presentati dal figlio Daniele Fornari, docente di marketing alla Cattolica: a oggi sono 4800 le cooperative, per un totale di 772mila aderenti e un fatturato complessivo di 35 miliardi di euro. Daniela Morsia, l’autore del libro Matteo Billi e Paolo Iacopini (ex ispettore del Ministero dell’agricoltura) hanno tracciato il ritratto di un uomo che ha lasciato un segno a livello lavorativo ed eccellenti ricordi anche a livello umano. Circostanza ribadita anche da Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative, per cui «Fornari è stata una persona che aveva a disposizione tanti talenti e li ha usati tutti, permettendo al nostro mondo di crescere in modo esponenziale». Chiusura per Paola De Micheli, per la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei ministri «Fornari era un innovatore e stimolava le istituzioni perché rimanessero al passo. Adesso tocca a noi imparare dai suoi insegnamenti impegnandoci sul tema attualmente più faticoso e difficile: innovazione e sostenibilità».