«A Piacenza non è in corso alcuna deriva estremista, pertanto si tranquillizzino le vestali del politicamente corretto che negli ultimi giorni hanno riacceso le sirene dell’antifascismo. I riferimenti alla marcia su Roma e i richiami alla Resistenza sono quindi del tutto infondati». Risponde così la segreteria cittadina della Lega Nord al coro di indignazione levatosi a Piacenza, tra i principali sindacati confederali e altre voci di sinistra, per la partecipazione di Lorenzo Fiato di Generazione Identitaria ad un incontro organizzato dal Carroccio con la finalità di informare sull’attività della C-Star, la nave impegnata la scorsa estate nel controllo delle imbarcazioni che soccorrono gli immigrati nelle acque del Mediterraneo nell’ambito della campagna “Defend Europe”. L’evento è in programma per le 21 di giovedì 26 alla Casa delle associazioni di via Musso 5 a Piacenza con la partecipazione del segretario della locale sezione leghista, Luca Zandonella, e del coordinatore federale del Movimento Giovani Padani, Andrea Crippa.
«Chi s’interroga – prosegue la segreteria del Carroccio di Piacenza – sull’inopportunità da parte dell’amministrazione cittadina di ospitare Fiato in una sala municipale può tranquillizzarsi sapendo che ad organizzare l’appuntamento è la Lega e non il Comune. Chi teme l’equipaggio della C-Star, come se nei nostri mari la bandiera nera della pirateria sventolasse minacciosa, tenga conto anche delle indagini al momento in corso su altre navi. Si pensi in primo luogo alla Vos Hestia di Save the Children, ong in prima fila nel recupero di immigrati scaricati sulle coste italiane, perquisita in questi giorni su mandato della procura di Trapani. Oppure – insiste la segreteria leghista -, alla Iuventa sequestrata a Jugend Rettent, ong accusata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dalla stessa procura. Si aspetti quindi il pronunciamento dei magistrati su certe attività, sostenute in nome di un cieco terzomondismo, prima di alzare i toni su altri programmi ed altri eventi solo perché contrastano con l’ideologia degli alfieri dell’immigrazione a tutti i costi. Nel frattempo, i sindacati smettano d’interessarsi ai dibattiti promossi dalla Lega e tornino ad occuparsi della tutela dei lavoratori».