Scatteranno domani, venerdì 20 ottobre, sino a lunedì 23 incluso, le misure emergenziali di 2° livello previste dal Piano regionale integrato per la qualità dell’aria, a seguito del superamento continuativo – nei dieci giorni precedenti l’odierno bollettino Arpae – dei valori limite di Pm10 sul territorio provinciale. Pertanto, a partire da domani, venerdì 20 ottobre è previsto il divieto di circolazione, dalle 8.30 alle 18.30, per i veicoli a benzina pre Euro ed Euro 1, diesel pre Euro, Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4 e ciclomotori e motocicli a due tempi pre Euro. Permane per tutti l’obbligo di spegnere il motore dei veicoli in sosta.
La fase di emergenza comporta inoltre il divieto assoluto di combustioni all’aperto di qualsiasi tipologia (falò, barbecue, fuochi d’artificio, ecc.), il divieto di spandimento di liquami zootecnici e di utilizzo di generatori domestici di calore alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianti di riscaldamento alternativo), aventi prestazioni energetiche ed emissive non in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle. Obbligatorio, infine, ridurre di almeno un grado centigrado le temperature negli ambienti riscaldati, fino a un massimo di 19° C nelle case, uffici, luoghi di culto, commerciali o ricreativi e di 17° C nelle sedi di attività industriali e artigianali (con esclusione degli ospedali e delle case di cura, delle scuole e dei luoghi che ospitano attività sportive).
Tali misure emergenziali restano in vigore anche sabato 21 e domenica 22 fino a lunedì 23 ottobre incluso. Con il prossimo bollettino, la cui emissione è in programma lunedì 23 ottobre, Arpae comunicherà l’eventuale rientro a una situazione di normalità, il mantenimento dell’allerta di 2° livello o l’eventuale passaggio all’emergenza di 1° livello. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina web www.comune.piacenza.it/temi/muoversi/inauto/limitazioni.
“Stiamo dando applicazione per la prima volta ad azioni emergenziali comuni in tutto il territorio padano, le stesse, dunque, entrate in vigore anche in Piemonte, Lombardia e Veneto, che con l’Emilia-Romagna hanno firmato l’accordo che mette in campo la prima alleanza fra Regioni contro smog. A queste misure si affiancano quelle aggiuntive più restrittive previste nel nostro Piano Aria. A dimostrazione che facciamo sul serio nella lotta anti-inquinamento”. Così l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, dopo l’avvio delle misure per la qualità dell’aria in tutte le province a eccezione di Ravenna. Il superamento dei limiti di polveri sottili per 4 giorni consecutivi farà scattare da domani l’allerta di primo livello a Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forli’-Cesena e Rimini.
A Piacenza, dove l’emergenza dura da 10 giorni, arrivano le misure previste dall’allerta di secondo livello. Una situazione che potrebbe vedere miglioramenti attesi nel prossimo fine settimana.
“In particolare- prosegue Gazzolo- l’Emilia-Romagna già dispone il blocco di veicoli diesel euro 4 nel caso di superamenti delle polveri per 4 giorni consecutivi e, al decimo, impone il divieto di utilizzo delle stufe a biomassa legnosa appartenenti anche alla classe 3 stelle. Inoltre in questi giorni ho scritto a tutti i sindaci della regione, con territorio sotto i 300 metri, per ricordare il nuovo divieto ordinario di uso dei camini aperti e con efficienza energetica inferiore al 75%, se alimentati a legna se presenti altri sistemi di riscaldamento”.
“A queste misure- sottolinea poi l’assessore- si affiancano gli interventi strutturali: ricordo che già nel 2017, per primi in Italia, abbiamo finanziato con 2 milioni di euro l’Ecobonus per la rottamazione dei mezzi commerciali leggeri più inquinanti. Ora- conclude Gazzolo- continua il dialogo con il Ministero e le altre Regioni per arrivare, dall’inizio del prossimo anno, a disporre delle risorse previste dall’Accordo di Bacino Padano: si tratta di 14 milioni di euro per il rinnovo dei veicoli più inquinanti sull’intero territorio del Bacino e la riduzione delle emissioni prodotte dagli spandimenti agricoli e zootecnici”.
Le misure emergenziali in caso di sforamento per 4 e 10 giorni consecutivi
In caso di sforamento dei limiti di pm10 per 4 giorni consecutivi le restrizioni alla circolazione sono estese in modo automatico ai veicoli diesel euro 4 e sono previsti anche: il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa con prestazioni emissive inferiori alla classe 3 stelle, in presenza di impianti alternativi; il divieto di combustione all’aperto e di spandimento dei liquami zootecnici; l’obbligo di abbassare il riscaldamento nelle case e uffici a 19° e a 17° nelle attività produttive e artigianali; il divieto di sostare in strada con il motore acceso; il potenziamento dei controlli.
Dopo 10 giorni consecutivi di superamento, invece, il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa viene esteso anche alla classe 3 stelle.
Tutte le misure emergenziali restano in vigore fino al primo giorno di aggiornamento del bollettino (il primo lunedì o giovedì successivo al giorno del blocco). Sono prorogate se i livelli rimangono superiori alla soglia.