Durante la seduta del consiglio provinciale di ieri, lunedì 3 novembre, il consigliere Raimondo Magnani (Rifondazione Comunista) ha presentato un’interrogazione riguardante il piano provinciale di finanziamento per la realizzazione di un asilo nido nel comune di Castell’Arquato. Ecco la risposta dell’assessore provinciale alle Pari Opportunità e alle Politiche Sociali, Paola Gazzolo. " Confermo al consigliere Raimondo Magnani, sempre attento ai temi dell’infanzia, la notizia apparsa sui quotidiani locali relativa alla recente approvazione con atto di giunta provinciale del 15 ottobre, del Piano Provinciale 2008 per lo sviluppo dei servizi per la prima infanzia. Piano che comprende otto interventi che qui elenco – seguendo la graduatoria redatta in considerazione della cantierabilità degli stessi interventi -: Sarmato, Villanova, Gossolengo, Morfasso, Castelvetro, Gazzola, Castell’Arquato, Vigolzone. In tale Piano trova quindi positiva risposta la richiesta di contributo per la costruzione di un servizio di nido di n. 21 posti, presentata dal Comune di Castell’Arquato, il 16 maggio 2008 (nei termini previsti dall’Avviso Pubblico del 01 aprile 2008), firmata dall’allora Sindaco Alberto Fermi e riconfermata con nota del 03 settembre dal Commissario Prefettizio Lorenzo De’ Luca di Pietralata, a seguito delle risultanze di un apposito incontro da me richiesto al Commissario e avvenuto il 01 settembre alla presenza anche del vice commissario, dott.ssa Razza. Con l’approvazione del Piano la Giunta ha anche definito l’ammontare del contributo pari al 45% del costo complessivo di euro 500.000 e dunque pari ad euro 225.000. Le restanti risorse saranno a carico del Comune stesso. Preciso che la Provincia non ha alcuna competenza in merito alla gestione del servizio. Il suo impegno risiede nell’erogazione del contributo che avverrà conseguentemente all’accertamento dei fondi regionali presumibilmente entro l’anno. Dall’avvenuta comunicazione di assegnazione del contributo il comune avrà tempo 210 giorni per procedere al formale avvio dei lavori.Concludo confermando che la Provincia ha mantenuto l’impegno pianificato con i Comuni del territorio nell’ambito della programmazione pluriennale realizzata nel triennio in coerenza con gli indirizzi votati da questo consiglio nel 2005 e nessuna domanda ad oggi presentata è rimasta inevasa. Il Comune di Castell’Arquato presente nella persona del Sindaco Alberto Fermi alle riunioni di pianificazione realizzate nel triennio con tutti i Comuni del territorio, ha in più occasioni manifestato e poi confermato la volontà del Comune di Castell’Arquato di attivarsi per presentare domanda nell’annualità in corso indicando quanto alla tempistica complessiva, la disponibilità dell’area, di proprietà comunale e la disponibilità del progetto preliminare. Il commissario prefettizio, mi ha confermato personalmente di aver avviato la procedura di individuazione del progettista per il progetto definitivo. Con queste premesse e per quanto ho già detto è ipotizzabile l’avvio dei lavori nell’anno 2009 e la conclusione nei termini che stabilirà il Comune.Spero con questa informativa di aver soddisfatto il consigliere Magnani". Durante la seduta del consiglio provinciale di ieri, lunedì 3 novembre, il consigliere Massimiliano Dosi (Lega Nord) ha presentato un’interrogazione in seguito alla notizia dell’aumento delle rette in alcune strutture per anziani in Valdarda per l’anno 2008. Ecco la risposta dell’assessore provinciale alle Pari Opportunità e alle Politiche Sociali, Paola Gazzolo. "In relazione alla richiesta di informazioni da parte del consigliere provinciale Dosi Massimiliano, iscritta all’o.d.g. del consiglio provinciale, fornisco le informazioni rese dal Distretto di Levante. Corrisponde al vero che in data 14-07-08 il Comitato di Distretto di Levante ha approvato le proposte contenute nel documento predisposto dal gruppo tecnico-n.u.p. del Distretto che ha valutato le richieste delle strutture. La validita’ della determinazione e’ per l’anno 2008 per gli ospiti anziani non autosufficienti ed in struttura in convenzione con il S.S.R., cosi’ come previsto dalla Delibera di Giunta Regionale 02/2008. Si precisa che non tutti gli aumenti richiesti sono stati accolti (sia nel documento redatto dal gruppo tecnico-nup che dal Comitato di Distretto). Sono stati accolti solo gli aumenti che erano sostenuti da fattori economico-gestionali motivati nonché coerenti con le indicazioni contenute nella D.G.R. 2/08.E’ stata data evidenza pubblica dell’esame della proposta del gruppo tecnico-nup iscrivendola all’o.d.g. del Comitato di Distretto al punto 04) ”ESAME DELLA PROPOSTA DEL GRUPPO TECNICO DI CUI ALLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N.2/2008 RELATIVA AL RICONOSCIMENTO DEGLI ONERI A RILIEVO SANITARIO ALLE STRUTTURE PER ANZIANI CONVENZIONATE ”. Risulta che nell’Auditorium S. Giovanni, ove si e’ tenuto il Comitato di Distretto, fossero presenti alcuni rappresentanti sindacali di zona oltre al Direttore Generale dell’AUSL che ha illustrato il punto 01 dell’o.d.g. ” …….scelte sul futuro dell’Ospedale di Fiorenzuola D’Arda….. ” (incontro a cui ha partecipato anche il Presidente e la sottoscritta). Illustrazione che si è protratta a lungo e non ha favorito la partecipazione ai successivi punti dell’o.d.g.. In considerazione degli incontri precedenti con le OO.SS. in cui si sono affrontati i problemi degli anziani alla luce del F.R.N.A si è comunque svolto sabato 24 ottobre scorso un incontro con le organizzazioni sindacali territoriali e le categorie dei pensionati che ha ristabilito le relazioni sindacali e definito l’impegno di verificare le modalità di rateizzazione delle rette auspicate anche dal Comitato di Distretto. Sarà mio impegno aggiornare il consigliere Dosi su questo punto nelle prossime sedute di Consiglio Provinciale.Mi preme sottolineare che l’atto di indirizzo triennale votato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria ha ribadito il valore della concertazione nel confronto con le organizzazioni sindacali e il rispetto delle intese già siglate a livello provinciale e distrettuale. Questo obiettivo deve diventare una prassi consolidata della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria e dei Distretti che rappresentano la sede decisionale in merito al governo delle politiche sociosanitarie".