Sabato 7 ottobre 2017 è la data che il Milestone di via Emilia Parmense 27 ha scelto per riaprire i battenti per la dodicesima volta consecutiva. Alle ore 22:00 quindi, sul suo blasonato palcoscenico, si preseentarà il quintetto del baritonista milanese Carlo Bagnoli (zio del famoso batterista Stefano Bagnoli); lo affiancheranno Alfredo Ferrario al clarinetto, Luciano Zadro alla chitarra, Roberto Piccolo al contrabbasso e Massimo Caracca alla batteria.
Il live club piacentino aprirà alle ore 21:00 e si potrà accedere con la tessera del Piacenza Jazz Club o Anspi, che può anche essere rilasciata all’ingresso del locale; il costo è di € 20/anno (€ 6 per gli under 30). Si tratta già della tessera 2018, valida quindi per quindici mesi, nei quali sarà possibile assistere gratuitamente a tutti i concerti del Milestone e avere tante altre agevolazioni.
Milestone riparte quindi dalla tradizione ma, come di consueto, nella programmazione della dodicesima stagione non mancheranno assaggi di vari stili ed epoche del Jazz. Intanto sabato largo alla grande tradizione jazz italiana del dopoguerra con il saxofonista milanese Carlo Bagnoli, molto conosciuto e apprezzato per la sua fluida e galvanizzante vena improvvisativa con uno strumento oggi un po’ inusuale, ma dal suono stupendo come il sax baritono. Un quintetto di ruggenti leoni dello Swing targato Milano, musicisti di grande professionalità e notorietà che si ispirano all’era più graffiante che questo genere abbia mai avuto, quella dell’immediato dopoguerra, con l’arrivo degli americani e della loro festosa musica da ballare.
Il gruppo darà l’occasione per ascoltare un repertorio scelto con cura tra i brani più rappresentativi dei grandi compositori del passato.
Carlo Bagnoli è un baritonista storico, si ricordano in particolare le sue performance al fianco di Lino Patruno e di molti altri grandi nomi dello Swing, non solo italiano. Alfredo Ferrario è un virtuoso del clarinetto swing, con il quale ha vinto diversi premi musicali. Luciano Zadro è un chitarrista noto per la sua grande versatilità, con un gran seguito di appassionati. La sezione ritmica è solidissima, formata dal contrabbasso del milanese Roberto Piccolo e dalla batteria di Massimo Caracca che, come si suol dire: “non perde un colpo!”.
A far da contorno a questa dodicesima apertura del tempio del Jazz piacentino (noto in tutta Italia, come confermato dal quarto posto conquistato nel referendum della rivista nazionale “Jazzit”), un rinfresco di bentornato, dopo la torrida estate.