Trasporti, sindacati ancora sul piede di guerra: “Seta non ci ascolta, nuovo sciopero il 16 ottobre”

Lo sciopero del 5 ottobre 2017 dei lavoratori Seta (bacini di Modena – Reggio Emilia – Piacenza) ha avuto una fortissima adesione con punte che sfiorano il 100%. Lo sostengono i sindacati FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI FAISA-CISAL F.N UGL A.

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“Questo dimostra che, a differenza delle dichiarazioni aziendali, le motivazioni della nostra vertenza sono fondate e che i lavoratori dei tre bacini sono uniti nella lotta contro la dirigenza seta che, con presunzione, continua nelle sue decisioni a mantenere un comportamento unilaterale cambiando le norme vigenti e peggiorando di fatto le condizioni di lavoro”.

“In questi giorni abbiamo assistito, per l’ennesima volta, ad un attacco chiaro ed inequivocabile alle scriventi oo.ss da parte di Seta che ha inviato una lettera con allegato la proposta di armonizzazione ai singoli lavoratori e anche all’utenza baipassando, di fatto, le organizzazioni sindacali. Questo dimostra che seta non rispetta gli accordi relativi alle relazioni sindacali e che vuole portare avanti un’organizzazione del lavoro a senso unico, imposta e senza confronto”.

“A fronte del perdurare di questo comportamento, quasi offensivo, le oo.ss regionali, insieme ai lavoratori seta, hanno deciso di proclamare una seconda azione di sciopero di 24 ore nella giornata di lunedi’ 16 ottobre 2017, ci scusiamo con l’utenza per i disagi ma sia chiaro che non possono essere imputati alle oo.ss ma alla dirigenza seta”.

“Andiamo avanti con la vertenza per la tutela dei lavoratori di Seta e la loro dignità. Seta nelle sue missive invoca i lavoratori ad avere il senso di appartenenza, noi diciamo a seta che se vuole i lavoratori con il senso di appartenenza deve cambiare atteggiamento e tornare indietro sulle proprie decisioni unilaterali.
queste oo.ss hanno sempre dimostrato l’impegno a confrontarsi con seta peccato che seta non lo ha capito o fa finta di non capirlo”.