Il bando emesso dalla Provincia di Piacenza per i "Pagamenti agro ambientali ai sensi dell’Asse 2 misura 214 del Piano di sviluppo rurale, annualità 2008-2009" prevede, tra le varie azioni, il sostegno alle colture biologiche (Azione 2). Il meccanismo di assegnazione dei punti per l’inserimento nell’apposita graduatoria e la scarsità delle risorse a disposizione, "solo 356.032,00 euro, sufficienti ad accontentare poche domande", risulterebbero tuttavia penalizzanti per l’agricoltura di montagna, dove gran parte delle aziende avrebbero puntato sul biologico per qualificare la propria produzione e per resistere alla concorrenza del mercato.E’ quanto afferma il consigliere regionale Luigi Francesconi (fi-pdl) in un’interrogazione, in cui chiede alla Giunta regionale se sia a conoscenza di questa situazione e per quali ragioni si sia previsto di agevolare "in maniera tanto preponderante" i territori protetti o tutelati, visto che "numerosi punti" verrebbero assegnati alle aziende ubicate in zone SIC (siti di importanza comunitaria) o ZPS (zone protezione speciale), in zone di tutela idrogeologica, paesaggistica o del suolo o in aree PRIT (aree con problemi di sviluppo, svantaggiate, intermedie o urbane) e che, in particolare, verrebbero premiate le grandi aziende situate in SIC o ZPS (collocate per lo più in pianura, nell’area adiacente al Po o ad altri torrenti protetti) con punteggi "anche trenta volte superiori a quelle ubicate in altre zone prioritarie".Francesconi vuole quindi sapere se la Regione riconosca il valore dell’agricoltura di montagna, se si intendano rivedere i meccanismi di assegnazione dei punteggi, dando priorità alle aziende di montagna, a prescindere dalla localizzazione o meno all’interno di zone protette o tutelate, e se ci sia l’intenzione di aumentare lo stanziamento previsto per l’Azione 2 in modo da includere più domande. (AC)