“Racconti sospesi” la mostra di Ami.Ni.Na a Palazzo Ghizzoni il 30 settembre

Un solo giorno per la mostra “Racconti Sospesi” che  si svolgerà sabato  30 settembre presso Palazzo Ghizzoni Nasalli, in via Roma 12 a Piacenza. Apertura alle 18:30 con aperitivo.

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L’evento è frutto dell’associazione benefica “AMININA”,  fondata lo scorso anno  per ricordare in modo attivo e propositivo l’amica Marina, scomparsa nel luglio 2016.

Interverranno il critico d’arte Alessandro Malinverni e il dirigente scolastico del Liceo Artistico “Bruno Cassinari”

L’associazione AMI.NI.NA. presenterà le rivisitazioni degli amici di Marina, frutto di un dialogo tra fotografia e pittura. In mostra saranno esposti quadri fotografici di diversi autori uniti in un percorso il cui filo rosso è l’attenzione. Saranno esposti insieme elaborati di autori di provenienza davvero eterogenea. Diversi amici hanno aderito spontaneamente a questo esperimento , ognuno con la sua sensibilità e capacità. Anche Alfredo Casali si è mischiato al lavoro di tutti e sua è anche la poetica immagine della locandina locandina e il titolo dell’evento.

Il 30 settembre, a palazzo Ghizzoni Nasalli, per un solo giorno, le foto dipinte,  saranno in vendita per chi volesse col suo acquisto diventare sostenitore o confermare il suo sostegno ad AmiNiNa.

Verrà annunciato anche l’inizio della collaborazione con le scuole ad iniziare dal Liceo Artistico B Cassinari di Piacenza, nell’ottica di porre particolare attenzione a chi sta compiendo la complessa costruzione di se’.

 

“Poter dare un contributo a una scuola è per noi di grande interesse – afferma Elisabetta Fumi rappresentante dell’Associazione – Ciò che di Marina tutti ricordiamo come importante esempio  è la grande attenzione all’altro, che fossero persone, animali, espressioni artistiche o quant’altro.

Alcuni di noi lavorano nella scuola e sanno che niente più dell’attenzione può aiutare i ragazzi che con fatica attraversano gli anni cruciali per costruire il proprio futuro emotivo ed esistenziale.

Perciò abbiamo individuato come primo partner questo liceo per l’affinità con il lavoro svolto finora ma non abbiamo destinato in modo preciso il nostro piccolo contributo.Preferiamo che, a bocce ferme, ad anno iniziato, sia individuato un bisogno cui il nostro intervento può rispondere con le modalità che concorderemo con la scuola”.