Canoni per le case popolari, attivazione dei servizi sociali per le famiglie che faticano a pagare

Si è svolto, su richiesta dei sindacati, l’incontro, promosso dall’amministrazione di Piacenza, tra i comuni capofila dei tre Distretti (Piacenza, Fiorenzuola, Castelsangiovanni) rappresentati dai rispettivi assessori al Welfare e alle Politiche Abitative, e le Organizzazioni Sindacali territoriali degli inquilini ed assegnatari SUNIA-SICET – UNIAT , per affrontare la questione complessa e di difficile interpretazione dell’adeguamento dei Canoni di Affitto delle case popolari (Alloggi ERP ) a partire dal prossimo primo ottobre. All’incontro ha partecipato anche l’amministrazione del Comune di Sarmato in considerazione dell’ alto numero di Alloggi ERP in quel Comune.

Radio Sound

Premesso che la situazione è difficile e delicata anche perché dopo tre proroghe la Regione ha sancito che non ne concederà altre e che, la stessa Delibera Regionale lascia pochi spazi di manovra, in particolare per quanto riguarda la prima fascia, cosidetta di Protezione (ISEE fino a 7500 euro) il cui Canone non potrà essere inferiore a 52 euro, si è sviluppato un confronto che ha prodotto una soluzione che, fermo restando quanto sopra, permetterebbe di abbassare ancora i Canoni di detta Fascia, individuando nel rapporto Canone / ISEE del 15% la soluzione più equilibrata ed equa.

Le amministrazioni Comunali presenti hanno comunque confermato l’intervento dei servizi sociali per le famiglie che si trovassero in forte ed accertata difficoltà a pagare gli aumenti dei Canoni, utilizzando anche i nuovi strumenti di sostegno al reddito regionali ( RES ) e nazionali ( REI ).

Per quanto riguarda invece la fascia di accesso (ISEE da 7500 a 17154 euro ) i comuni presenti all’incontro hanno confermato l’impegno a proporre uno sconto sul canone oggettivo, calcolato con i nuovi parametri, da applicare in modo progressivo in relazione all’aumento del reddito ISEE (sconto dal 50% ISEE 7500 fino al 5% per ISEE 17154 euro) individuando in 10 sottofasce la soluzione più equa e meno penalizzante per gli utenti.

I sindacati hanno sollecitato le amministrazioni a chiedere urgentemente la convocazione del “ Tavolo di concertazione sulle politiche abitative”, formato dai rappresentanti dei Comuni che hanno sul loro territorio Case popolari (ERP ) gestite da ACER e dalle scriventi Organizzazioni degli Inquilini per affrontare questa problematica e trovare opportune condivisioni sulle proposte finalizzate a migliorare le disposizioni regionali.

A tale riguardo i sindacati invitano con forza tutte le amministrazioni comunali del territorio a partecipare attivamente alle Riunioni del Tavolo sulle politiche abitative, “dimostrando una maggiore sensibilità sul problema Casa, che sta assumendo caratteristiche e dimensioni sempre più preoccupanti e di difficile soluzione”.