La richiesta di trasferire a Piacenza e quindi alla famiglia erede Carrara Verdi i documenti contenuti nel baule di Giuseppe Verdi rinvenuti nella sua abitazione di Sant’Agata, non mantenendoli più a Parma, è stata accolta all’unanimità dalla commissione Cultura. La risoluzione porta la prima firma di Tommaso Foti di Fratelli d’Italia-An a cui si sono aggiunte le firme di Katia Tarasconi, Francesca Marchetti e Massimo Iotti del Partito Democratico. “Ciò che è stato rinvenuto a Villanova d’Arda deve tornare dove realmente deve stare -ha spiegato Foti- e auspico che avvenga presto. Abbiamo modificato la risoluzione precedente (che aveva firma solamente del capogruppo Fdi-An, ndr) perché è importante che gli eredi ritornino in possesso di ciò che spetta loro”.
“Vorrei mettere anche io la firma a questa risoluzione -ha detto Matteo Rancan della Lega Nord- perché Verdi era piacentino da sei generazioni, ha fatto l’amministratore a Villanova d’Arda oltre che il consigliere provinciale a Piacenza. Direi che la storia parla da sola”. Ed è questo, secondo Iotti, “un testo che rimette in fila le cose, partendo appunto dalla famiglia erede”. Tarasconi ha sollevato anche la questione del festival Verdi, “per cui il Parlamento ha stanziato dei soldi e per il quale i comuni di Parma e Piacenza dovrebbero almeno collaborare, valorizzando le zone in cui il maestro è nato e cresciuto”. Anche se questa, ha replicato Foti “è una questione di competenza dello Stato”.