Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del consigliere regionale della Lega Nord, Matteo Rancan.
Nella società dell’immagine è paradossale che ad essere prese di mira siano proprio le effigi di illustri personaggi della storia, dalla furia “iconoclasta” di alcuni esaltati. Succede anche negli Stati Uniti, dove ad essere prese di mira, dopo la statua del Generale Lee, siano ora le immagini di Colombo. Il consigliere regionale della Lega Nord, Matteo Rancan, chiede che la Regione Emilia-Romagna prenda una posizione decisa. «Bonaccini e la sua Giunta – chiede il consigliere Ln – prendano posizioni a sostegno del Columbus Day, condannando le azioni riprovevoli delle ultime settimane contro le effigi di Cristoforo Colombo. In modo da tutelare anche le origini piacentine del navigatore, che non tutti conoscono negli Usa, ma che sono un vanto per la nostra città». Parte da questi presupposti la risoluzione depositata questa settimana dallo stesso Rancan. Preoccupato dall’escalation di violenza contro il patrimonio, che potrebbe diventare un fenomeno virale, anche per mezzo della diffusione di certe scene attraverso media e social network. «I fatti delle ultime settimane sono preoccupanti – avverte Matteo Rancan – e mi riferisco agli eventi di Baltimora, nel Maryland, di Lancaster in Pennsylvania, di Yonkers nella Grande Mela (dove un busto del navigatore partito da Genova nel 1492 è stato decapitato) e alla cancellazione dell’annuale ricorrenza del Columbus Day, a Los Angeles». Nelle ultime settimane infatti, la rabbia iconoclasta di chi pensa di cancellare la storia distruggendo i suoi simboli si è allargata a macchia d’olio, senza risparmiare padri fondatori e illustri navigatori. «Secondo diverse ricostruzioni storiche – spiega l’esponente del Carroccio – la famiglia del navigatore avrebbe avuto origini Piacentine e più precisamente della zona di Bettola, per poi trasferirsi a Genova a causa dei continui saccheggi delle milizie viscontee che imperversavano nella zona durante la metà del ‘400. La cancellazione del Columbus Day – prosegue – e questi attacchi verso le effigi del navigatore sono un attacco alla memoria e alla storia di migliaia di piacentini ed emiliani migrati negli States e che hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo di questo grande paese. E’ quindi dovere della Regione – conclude Rancan – e del Governo condannare queste azioni, prendendo posizione anche attraverso l’Ambasciata americana in Italia».