Dopo la figuraccia contro l’Australia, l’Italia U18 torna in campo proponendosi con grinta e determinazione ben diverse ma che non sono sufficienti ad arginare la superiorità di Taiwan, nella terza partita del Mondiale di Thunder Bay. Gli azzurrini perdono 9-1 ma se non altro sanno farsi apprezzare per l’atteggiamento anche se non danno mai realmente l’impressione di poter mettere in difficoltà gli avversari. Gli asiatici vanno giù duri costruendosi un vantaggio di 5-0 nel primo terzo di gara. L’Italia replica con orgoglio, senza produrre rimonte ( un solo punto al 4°) ma giocando alla pari per cinque inning. Purtroppo la punizione si fa pesante, e a onor del vero persino esagerata, all’ultimo inning quando Taiwan allarga il divario fino al 9-1 finale. Sul fronte piacentino da segnalare la terza presenza da titolare di Riccardo Paolini, spostato per l’occasione da Cortese dalla seconda base all’esterno destro. Per lui quattro turni alla battuta senza valide ed un il rilievo finale da lanciatore sugli ultimi battitori della partita. Una ulteriore conferma delle doti da utility che il biancorosso sta sfoggiando in questo mondiale canadese dove è ormai diventato uno dei punti fermi dello scacchiere azzurro.
Ora l’Italia mantiene ancora qualche chance di passare il turno ma è attesa da due delicate sfide, la prima lunedì contro i padroni di casa del Canada e martedì contro la Corea del Sud che sta confermandosi prima forza del gruppo A.
Un inizio tra luci ed ombre per l’Italia U18 che a Thunder Bay (Canada) sta disputando il Mondiale. Dopo tre partite il bilancio è di una vittoria e due sconfitte con prestazioni piuttosto contraddittorie tra loro. Con ancora Canada e Corea del Sud da affrontare la matematica riserva agli azzurrini qualche chance di chiudere il Gruppo A tra le prime tre, guadagnandosi così il passaggio al Super Round che assegnerà la medaglie. Se così non fosse il traguardo massimo raggiungibile diventerebbe il settimo posto nella Puole di consolazione. Come noto il baseball piacentino è ben rappresentato con Riccardo Paolini, che si sta confermando una delle certezze del manager John Cortese, e con Gianluca Marenghi, assistant coach nello staff azzurro, il quale, raggiunto telefonicamente, ci ha rilasciato qualche interessante dichiarazione: ” Ci stiamo difendendo – afferma il tecnico – tra alti e bassi, al cospetto di una concorrenza davvero qualificata. Stiamo cercando di assoggettare i ragazzi a ritmi ai quali non sono abituati, con partite tutti i giorni oltretutto in condizioni climatiche non proprio ideali. Finora abbiamo sempre giocato nelle prime ore del mattino, con temperature mai superiori agli 11°. Finalmente contro il Canada giocheremo alle 18,30″.
Cosa salvare finora di questa Italia e cosa invece rivedere? “Quando lavori con i giovani devi essere pronto ad accettare rendimenti alterni, soprattutto a certi livelli. Bisogna capire che per noi esperienze come quelle di un Mondiale devono servirci prima di tutto sotto il profilo della mentalità perchè di fronte abbiamo le migliori scuole del mondo. E’ andata benissmo all’esordio con una prestazione fatta di attenzione ed impegno contro un Nicaragua che non ci ha regalato nulla. Ci ha molto deluso invece la prova contro l’Australia contro la quale, a mio parere, abbiamo sprecato un’occasione. La sconfitta è stata pesante ma l’avversario era abbordabile seppur molto dotato fisicamente. Purtroppo ci siamo smarriti esprimendoci a livelli molto inferiori rispetto al nostro potenziale. Nella terza uscita contro Taiwan ci attendavano una reazione che puntualmente è arrivata. E’ vero, abbiamo perso ma in campo siamo stati più disciplinati. Gli asiatici si sono rivelati superiori in tutto praticando un baseball solido e più veloce del nostro. Il merito dei ragazzi è stato quello di giocare alla pari per buona parte del match, peccato per lo scivolone al 9° inning che alla fine ha consentito a Taiwan di punirci conun 9-1 a mio parere, e non solo, eccessivo”. Vi attendono sfide dure. In cosa dovete migliorare? ” Dobbiamo produrre di più nel box di battuta mentre in difesa tutto sommato reggiamo il passo. Il torneo è lungo e mi auguro che il gruppo sia in grado di mantenere il giusto atteggiamento per tutta la settimana che ci attende”. Infine un inciso sul biancorosso Paolini.” Per il ruolo che rivesto risulta difficile parlare dei singoli anche se le prestazioni di Riccardo mi stanno a cuore essendo un giocatore anche del Piacenza. E’ uno dei nostri punti di forza, da lui mi aspetto un salto di qualità in attacco da qui alla fine del Mondiale”. A questo punto lasciamo Marenghi al suo lavoro perchè tra partite, allenamenti e riunioni tecniche, le sue giornate sono sempre molto piene.
L’Italia riscende in campo sul diamante di Port Arthur quest’oggi alle 18,30 ( 00.30 ora italiana) contro i padroni di casa del Canada, una formazione sulla carta molto pericolosa ma che finora lamenta un certo ritardo avendo perso contro Taiwan (7-6) e Corea ( 11-7). Ha nel roster 6 elementi già sotto contratto con franchigie di Major League e addirittura un pitcher con esperienze professionistiche da partente nella Guld Coast League). A partire dalla sfida odierna contro l’Italia cercherà in tutti i modi di colmare il divario nell’intento di raggiungere quel passaggio al Super Round che, quanto squadra di casa, è in un certo qual modo atto dovuto.
Attualmente, dopo 3 turni su 5 ( ma resta da recuperare Canada-Nicaragua rivista per pioggia), la situazione nel Gruppo A è la seguente: Corea del Sud 1000 ( giocata 3-vinte 3-perse 0), Taiwan e Australia 667 ( 3-2-1), Italia 333 (3-1-2), Canada e Nicaragua 0 (2-0-2).
NELLA FOTO: lo staff azzurro a colloquio con al centro, con gli occhiali, Gianluca Marenghi.