Stupro in spiaggia a Rimini, Foti (Fd’I): “La Regione si costituisca parte civile”

La Regione condanni fermamente e duramente “il recente episodio di belluina violenza” accaduto a Rimini nei confronti di una donna, più volte violentata, e dell’uomo che era in sua compagnia, picchiato a sangue, non solo a parole, ma anche valutando di costituirsi parte civile nei procedimenti che saranno eventualmente attivati. Lo chiede Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interrogazione, dove invita il governo regionale ad assumere adeguate e immediate iniziative per tutelare l’immagine della città balneare, enormemente danneggiata dall’episodio, e di conseguenza dell’intera regione. L’aggressione – aggiunge il consigliere – risulterebbe compiuta da immigrati e il fatto si è verificato a distanza di pochi giorni da un altro episodio raccapricciante: la violenza sessuale di un pedofilo pakistano ai danni di un quindicenne disabile.

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“E, in aggiunta, è seguita la decisione del giudice per le indagini preliminari di Reggio Emilia – scrive Foti – che ha disposto che le esigenze cautelari venissero soddisfatte con misure diverse dalla custodia in carcere, visto lo ‘straordinario senso di autodisciplina dimostrato’ dall’accusato. L’esponente di Fdi, infine, stigmatizza il “gravissimo il commento postato su Facebook dall’utente Abid Jee che, riferendosi all’episodio accaduto di Rimini, ha definito lo stupro ‘peggio ma solo all’inizio, poi la donna diventa calma ed è un rapporto normale’ e questo “indipendentemente dal fatto che ricopra o meno la qualifica di mediatore culturale e operatore sociale presso una cooperativa bolognese”.