Vendemmia, produzione sotto la media ma qualità elevata: e spuntano i maxi grappoli

La vendemmia 2017, precoce e scarsa, riserva anche aspetti positivi. Ne sono la prova gli scatti che arrivano dalla Val Tidone. Marco Massari dell’azienda “Massari Angelo e figlio” di Ziano mostra il maxi grappolo di uva da ortrugo. “E’ vero – afferma – che soprattutto a causa delle gelate di aprile in queste zone registriamo un calo di circa il 30% della produzione, ma bisogna evidenziare anche l’alta qualità che caratterizza questa vendemmia. Questo grappolo, che nella foto viene tenuto in braccio da mio figlio Mauro di dieci anni, ha le dimensioni di un neonato”.

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Anche Cesarino Pallaroni, viticoltore e amministratore della Cantina Sociale Valtidone, mostra con grande stupore un maxi grappolo di uva da bonarda raccolto in una delle sue viti più vecchie a Spada di Borgonovo: “Si è sviluppato per 38 centimetri di lunghezza e 20 di larghezza, non avevo ancora visto niente di simile, è mastodontico”.

Il bilancio generale della stagione è comunque preoccupante. Secondo la Coldiretti la vendemmia del 2017 per effetto del caldo e della siccità si classifica come la più precoce dell’ultimo decennio ed è in forte calo per il bizzarro andamento climatico con un inverno asciutto e più mite, un precoce germogliamento della vite che ha favorito danni da gelate tardive ma anche siccità persistente e episodi localizzati di grandinate.