Mezzo miliardo di euro all’Emilia-Romagna per dissesto idrogeologico, edilizia scolastica e infrastrutture – AUDIO

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“Un accordo molto importante, che contribuirà a migliorare ulteriormente la qualità e la competitività del nostro territorio”. Così il sottosegretario alla Presidenza della Regione, Andrea Rossi, commenta la decisione del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di ieri, arrivata dopo un lavoro condiviso con il Governo per l’assegnazione del Fondo di sviluppo e coesione 2014-2020, che assegna all’Emilia-Romagna quasi mezzo miliardo di euro.

Agli stanziamenti già avvenuti nei mesi scorsi su banda ultra larga, cultura e dissesto idrogeologico, si aggiungono quindi ulteriori risorse, così suddivise: 110 milioni per la Città Metropolitana di Bologna; 293 per le infrastrutture viarie e ferroviarie, che interessano tutto il territorio regionale; 20 milioni per l’edilizia sportiva, 7 per gli alloggi universitari, 8 per la valorizzazione dei beni e del patrimonio culturale e delle sedi di spettacolo; 20 per interventi di edilizia scolastica e, infine, 39 milioni per ambiente e contrasto al dissesto idrogeologico.

Questi ulteriori impegni concludono l’assegnazione di tutti i fondi 2014-2020, che per l’Emilia-Romagna sono di poco inferiori agli 800 milioni di euro (777 milioni).

“Ringrazio- aggiunge Rossi- per l’importante collaborazione il presidente Gentiloni, la sottosegretaria Boschi e il ministro De Vincenti, assieme ai ministri Delrio, Galletti, Franceschini e Lotti interessati dai singoli piani operativi nazionali, con cui in questi mesi abbiamo lavorato proficuamente per giungere a tale risultato. Non posso che essere estremamente soddisfatto, perché con queste risorse avremo da un lato la possibilità di rispondere a esigenze puntuali avanzate dai territori per quanto riguarda l’edilizia sportiva e scolastica e la manutenzione delle strade. Dall’altro- conclude il sottosegretario- questa ulteriore, significativa tornata di investimenti pubblici ci consente di continuare nell’opera di riqualificazione e miglioramento del territorio e di sostenere quel tessuto economico della nostra regione che, in virtù degli impegni presi anche con il Patto per il lavoro, siamo sicuri avrà positive ricadute sul piano occupazionale”.