Quasi 300 milioni di euro risparmiati in due anni. E’ la spending review dell’Emilia-Romagna, che grazie all’Agenzia regionale Intercent-ER – la centrale unica per gli acquisti nella pubblica amministrazione, attiva sulla gestione di gare e bandi da Piacenza a Rimini – nel biennio 2015-2016 ha fatto registrare una riduzione della spesa per l’acquisizione di beni e servizi pari a 298 milioni euro, di cui 243 nella sanità. Ai 177 milioni risparmiati nel 2015 si aggiungono infatti i 121 milioni del 2016, annate non direttamente confrontabili per la durata pluriennale di molti contratti, alcuni dei quali in scadenza quest’anno: le nuove gare bandite nel 2017 genereranno infatti ulteriori riduzioni di costi che saranno però rilevabili nel resoconto 2018. Nel biennio, il valore dei contratti ha superatoi 2,4 miliardi di euro, una gestione che ha generato ricadute positive anche in termini di efficienza della macchina pubblica, liberando risorse umane e finanziarie destinate a migliorare i servizi per i cittadini e le imprese.
Questi in sintesi i risultati 2015-2016 raggiunti nell’acquisto di beni e servizi nella pubblica amministrazione dell’Emilia-Romagna, che sono stati illustrati oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, gli assessori Sergio Venturi (Politiche per la salute) ed Emma Petitti (Bilancio), presente il direttore di Intercent-ER, Alessandra Boni.
“Avevamo promesso rigore e sobrietà, insieme ad azioni concrete per creare nuova e buona occupazione- afferma Bonaccini-. Ebbene, siamo partiti subito con il taglio ai costi della politica, proseguendo con un processo di razionalizzazione della spesa che sta producendo grandi risultati senza intaccare la qualità dei servizi forniti. 300 milioni di risparmi in due anni nell’acquisto di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione sono un altro segnale che viene dall’Emilia-Romagna, e voglio ringraziare tutti coloro che lavorano a Intercent-ER, a partire dalla direttrice Boni. La gestione efficace delle risorse pubbliche è possibile, liberando fondi che ci permettono di investire sulla crescita e lo sviluppo, anche attraverso politiche anti-cicliche fatte di investimenti pubblici: penso per esempio al potenziamento del servizio sanitario regionale, sia in termini di personale, con 4.300 nuove assunzioni in due anni, sia in termini di ristrutturazione degli spazi e rinnovamento delle strumentazioni di diagnosi e cura, così come al sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, all’attrattività degli investimenti in Emilia-Romagna, alla ricerca e all’innovazione, che hanno portato la nostra regione ai vertici nazionali quanto a crescita del Pil e dell’occupazione”.
“Garantire servizi di eccellenza senza sprecare risorse, e anzi risparmiando laddove è possibile, era una sfida ambiziosa, che però stiamo vincendo, anno dopo anno. E i numeri lo dimostrano- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Siamo fieri del nostro sistema sanitario, capace di fornire ai cittadini servizi di altissima qualità. Se poi questi servizi siamo capaci di mantenerli agli stessi livelli, con meno spesa, come abbiamo fatto finora e continueremo a fare nei prossimi anni, allora la soddisfazione è duplice”.
“I risparmi conseguiti negli ultimi anni con il sistema di Intercent-ER ci confermano l’efficienza e l’efficacia della riorganizzazione che abbiamo messo in campo fin dal primo giorno del nostro mandato- aggiunge l’assessora regionale al Bilancio, Emma Petitti-. Non si tratta solo di economia ma anche di qualità dei servizi, investendo sulla professionalità del nostro personale e mettendo in campo tutta una serie in iniziative di ammodernamento della macchina istituzionale”.
Prezzi giù del 40%
Nel 2016, gli 845 enti regionali che aderiscono al sistema di intermediazione dell’Agenzia Intercent-ER hanno potuto conseguire importanti economie di scala, con riduzioni di prezzo talora anche del 40% rispetto a quanto speso in precedenza nell’acquisto dei beni e servizi più diversi: dai farmaci agli arredi, dall’energia elettrica ai pc, dai vaccini alle derrate alimentari, ai servizi di ristorazione scolastica, alle siringhe, ai servizi di telefonia e alla manutenzione degli immobili. Per quanto riguarda le convenzioni, sempre nel 2016 erano attive 72 convenzioni quadro, di cui 32 stipulate nel corso dell’anno con un risparmio medio del 18%.
Il record della sanità
Le risorse risparmiate tra 2015 e 2016 ammontano a oltre 243 milioni di euro. Gli acquisti fatti tramite Intercent-ER hanno coperto, nel 2016, il 42% del fabbisogno di beni e servizi delle Aziende sanitarie emiliano-romagnole con ordinativi che hanno superato i 610 milioni di euro. Di particolare rilievo, i risultati ottenuti attraverso la gara per la fornitura di aghi e siringhe, con prezzi più bassi del 28%, di materiali per sterilizzazione (-42%) e di emoderivati (-33%).
Per quanto riguarda l’innovazione, anche il Servizio sanitario regionale va verso gare solo telematiche: dal 1^ ottobre 2017, infatti, tutte le procedure delle Aziende sanitarie saranno effettuate sul sistema di Intercent-ER. Le prove generali sono già partite: nel 2016 è stata effettuata con successo almeno una gara telematica da parte di ogni Azienda, con formazione specifica di 100 operatori.
Intercent-ER è stata confermata sino al termine del 2017 rappresentante delle Regioni nel Comitato guida del Tavolo dei soggetti erogatori, costituito per rafforzare le sinergie tra le centrali di acquisto territoriali e quella nazionale. Trele gare avviate in collaborazione con altre Regioni: quella per gli stent coronarici con la Regione Lazio, per il servizio plasmaderivazione con Calabria, Puglia e Sicilia, e quella per gli stent vascolari (in fase di predisposizione) con Lazio e Sardegna.
Boom del mercato elettronico: +171% nel 2016
Il mercato elettronico di Intercent-ER è la piattaforma informatica dove le amministrazioni possono gestire in autonomia l’acquisto di beni e servizi al di sotto della soglia di rilievo comunitario (circa 200 mila euro), scegliendo tra le proposte di 3.280 fornitori qualificati e abilitati, di cui il 63% hanno sede in Emilia-Romagna. Il ricorso al mercato elettronico sta crescendo in modo esponenziale: +171% rispetto lo scorso anno rispetto al precedente, col passaggio da 14 milioni di euro nel 2015, per oltre 600 richieste di offerta, a 38 milioni di euro nel 2016, per circa 2.200 offerte.
In aumento gli acquisti ‘green’, menzione speciale per il miglior bando verde
L’attenzione alla sostenibilità degli acquisti pubblici ha caratterizzato l’attività di Intercent-ER anche nel 2016, con l’attivazione di 15 convenzioni “green” (7 in più rispetto all’anno precedente) e ulteriori quattro bandi pubblicati. Escludendo le iniziative che per loro natura non possono ospitare requisiti ambientali (es. farmaci, servizi assicurativi, ecc.), circa il 75% delle convenzioni attivate nel 2016 ha previsto criteri verdi.
Tra queste si sottolinea, in particolare, la convenzione “Energia elettrica 9”, che prevede esclusivamente energia prodotta da fonti rinnovabili. Si stima che l’iniziativa, la prima con energia totalmente sostenibile realizzata in Italia su base regionale, abbia prodotto una riduzione di 284mila tonnellate di CO2 nell’atmosfera, con una diminuzione dei consumi di combustibile pari a 930mila barili di petrolio. Per questa convenzione, Intercent-ER ha ricevuto una menzione speciale per il miglior bando verde 2016, che si aggiunge a quello già ricevuto nel 2015 per la gara relativa al servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti sanitari.
Dematerializzazione: con il sistema Notier oltre 1,1 milioni di documenti elettronici
Nel 2016 è entrata a pieno a regime l’infrastruttura tecnica regionale Notier (Nodo telematico di interscambio), gestita sempre da Intercent-ER, che si occupa della gestione telematica di tutti i documenti degli acquisti: fatture, ordini e documenti di trasporto. Il sistema, oggi utilizzato da tutte le Aziende sanitarie regionali, ha consentito di completare la dematerializzazione dell’intero ciclo degli acquisti, realizzando un’esperienza unica e all’avanguardia nel panorama italiano. Attraverso il sistema Notier, nel 2016 sono stati scambiati oltre 1,1 milioni di documenti elettronici.