Bakery, Pederzini: “Colpito dall’ambiente di Piacenza, felice d’essere qui”

Per Riccardo Pederzini la finale dell’anno scorso con Palestrina non è stato un d’arrivo, ma un punto di partenza. Il giocatore dopo anni da avversario confessa le motivazioni del suo arrivo a Piacenza.

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“Ho scelto la Bakery perché è una società ambiziosa, con dei bei progetti e come me vorrebbe coronare il sogno di andare in A2. Poi la piazza è importante, seguita e ha ottime strutture. Io ci ho giocato contro qualche anno fa e sono rimasto piacevolmente coinvolto dell’ambiente, quindi non appena ho ricevuto la proposta non ho avuto il minimo dubbio ad accettare. Inoltre non nego che è sempre stata una società in cui mi sarebbe piaciuto giocare”.

Le prime parole con coach e presidente non hanno fatto altro che ribadire l’obiettivo stagionale.

“Ho già parlato sia con l’allenatore che con il presidente. Il coach, con cui mi sono incontrato, mi ha detto cosa vuole da me e, come giocheremo quest’anno. Con il presidente invece abbiamo parlato al telefono, e mi ha fatto subito capire che vorrebbe qualcosa di più del risultato dell’anno scorso”.

In ultimo il classe 1989 parla dello scorso anno e di cosa vorrebbe portare alla Bakery in questo 2017-18

“L’anno scorso per me è stato un anno importante. In particolar modo sotto il profilo della personalità (quello tecnico a 27 anni può sempre migliorare), perché mi era stato chiesto di aumentare il livello di leadership e ci sono riuscito, per cui sono molto soddisfatto. In più aver raggiunto la finale (con Palestrina) l’anno scorso è stata una grande soddisfazione. Peccato per il 3-0 finale, ma obiettivamente era più forti di noi. Nonostante la sconfitta, l’annata è stata splendida. Io voglio dare lo stesso contributo quest’anno, e se ci riuscirò in una squadra come la Bakery con tanti nomi, la finale non sarà il nostro unico obiettivo. Io non sono scaramantico e voglio dire che sono venuto a Piacenza per vincere un altro campionato e salire in A2 e questo penso sia l’obiettivo dell’intera squadra”.