Volley B maschile, quarta conferma per la Canottieri Ongina: Andrea Binaghi

Avanti sulla strada del gruppo vincente. Come preannunciato dopo la rinuncia all’A2 maschile, la Canottieri Ongina prosegue il lavoro di allestimento del roster per la nuova avventura in serie B facendo leva su diversi protagonisti dell’impresa pallavolistica della scorsa stagione. Oltre agli innesti del libero Andrea Cerbo e del palleggiatore Gabriele Parisi, infatti, la società giallonera alimenta il gruppo dei confermati, che ora annovera la quarta pedina in ordine di tempo: lo schiacciatore Andrea Binaghi.
Piacentino classe 1992, Binaghi si appresta a vivere la sua quinta stagione consecutiva in riva al Po a Monticelli, uno dei tanti esempi di lunga militanza in questo sodalizio. Capitolo A2, prima conquistata e poi salutata con la squadra del presidente Fausto Colombi. “La promozione – afferma Andrea – è stata la conclusione di una stagione fantastica e averla vissuta da piacentino è un qualcosa in più; penso che sia un risultato difficilmente ripetibile. Giocare l’A2 sarebbe stato un sogno, sebbene quasi impossibile da conciliare con gli impegni di lavoro. La rinuncia della società è sicuramente comprensibile e ora abbiamo gli stimoli alti per continuare a far bene. Sono contento che si sia voluta mantenere l’impronta del gruppo, sono curioso di vedere in campo il nuovo palleggiatore Parisi, mentre credo che da libero si siano avvicendati due giocatori (Bisci in uscita, Cerbo in entrata, ndc) forti”. Quindi aggiunge. “Per quanto mi riguarda, è bello giocare in un ambiente come quello della Canottieri Ongina, bello, organizzato e anche vicino a casa. L’obiettivo è cercare di far bene e provare a ritagliarmi più spazio possibile in campo. In questi anni a Monticelli sono riuscito a migliorare più aspetti del gioco”.
IL PUNTO SULLA NUOVA CANOTTIERI – La conferma di Andrea Binaghi si somma a quelle dell’altro schiacciatore Sandro Caci, dell’opposto Maikel Cardona e del centrale Beppe De Biasi. Due, finora, i volti nuovi: il palleggiatore Gabriele Parisi e il libero Andrea Cerbo.