Caminata, Nibbiano e Pecorara, approvato il progetto di legge che istituisce il nuovo comune “Alta Val Tidone”

Ancora un passo avanti verso la fusione di Caminata, Nibbiano e Pecorara nel piacentino, dopo il referendum del 28 maggio scorso che ha registrato il sì della maggioranza dei votanti in tutti e tre i Comuni (favorevoli 66,34%, contrari 33,66%). La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha approvato all’unanimità il progetto di legge che istituisce il nuovo Comune unico denominato ‘Alta Val Tidone’, al posto dei tre preesistenti. La parola definitiva è ora attesa in Aula quando, presumibilmente il prossimo 11 luglio, l’Assemblea legislativa si esprimerà per la definitiva approvazione del testo predisposto dalla Giunta regionale su richiesta dei rispettivi consigli comunali.

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In base a quanto previsto dal progetto di legge, il Comune di nuova istituzione avrà inizio a partire dal primo gennaio 2018. Con una popolazione complessiva di circa 3.160 residenti, la nuova realtà amministrativa potrà contare su un contributo regionale di 107.225 euro all’anno per un decennio. A tali risorse si aggiungono i contributi statali pari a 584.582 euro all’anno, sempre per un decennio. “È un momento importante – ha commentato Gian Luigi Molinari (Pd), relatore di maggioranza del progetto di legge- perché è la prima fusione approvata dai cittadini che vede la luce nel piacentino. Auspichiamo che sia un punto di partenza e che altri Comuni possano osservare con maggiore tranquillità l’esito di questo procedimento. Partiamo dal piccolo per cercare di vedere se si può arrivare a soluzioni più ambiziose”.

Per il relatore di minoranza, Tommaso Foti (Fdi-An) l’esito del referendum è stato “eloquente”. In tutti i comuni il risultato positivo – ha detto – è ascrivibile ai sindaci, che nei rispettivi territori si sono impegnati per far capire il valore di questo processo”. In questa fusione sono coinvolti tre Comuni, in futuro – ha concluso – sarebbe auspicabile un ampliamento ad altri comuni per realizzare un’unica realtà amministrativa che potrebbe rappresentare tutta la Valtidone.