Tangenziale San Polo-Carpaneto, Bergonzi (Pd) a Delrio: “Quando riaprirà il cantiere?”

La “tangenziale” tra San Polo e Carpaneto resta la grande incompiuta del territorio piacentino. Per questo l’onorevole Marco Bergonzi (Pd), nel corso di un question time in commissione ambiente-territorio-lavori pubblici, ha chiesto al ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio, di fornire al più presto il cronoprogramma dei lavori che riguardano l’opera, dalla riapertura dei cantieri fino all’ultimazione dell’intervento.

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“Ho presentato un’interrogazione a risposta immediata – spiega Bergonzi – per sapere quando potrà essere finalmente consegnata ai piacentini l’importante infrastruttura, fondamentale anche per il futuro dell’aeroporto di San Damiano dopo le note decisioni che hanno riguardato la base dell’aeronautica militare”.
La variante della S.P. n°6 di Carpaneto rientrava tra gli impegni finalizzati al miglioramento della viabilità di adduzione al nodo autostradale di Piacenza che erano stati assunti da Società Autostrade Centro Padane S.p.a., la quale aveva garantito tali interventi anche nella convenzione di rinnovo della concessione relativa all’esercizio dell’autostrada A21.

Alla scadenza della concessione, il 30 settembre 2011, con l’infrastruttura realizzata per oltre il 30% i lavori si erano però del tutto bloccati: il bando di gara precisava infatti che proprio a partire da tale data gli investimenti necessari per il completamento delle opere sarebbero stati “a carico del Concessionario subentrante”.

Da allora non si sono più avute notizie in merito alla ripresa dei lavori. Da quasi due anni Satap S.p.A. si è aggiudicata la gara per subentrare al precedente concessionario, ma solamente alcuni giorni fa è stata firmata la convenzione (della durata di 25 anni) per la concessione autostradale del tratto Piacenza-Cremona-Brescia.
Ecco allora che l’onorevole Bergonzi torna alla carica su una questione della quale si é giá interessato più volte. “Il territorio piacentino – conclude il parlamentare – non può più permettersi ulteriori differimenti nella realizzazione di un’infrastruttura attesa da oltre quindici anni. Si è accumulato un ritardo che ha comportato un grave ammaloramento delle opere già realizzate, con un evidente ed inaccettabile spreco di risorse. E’ necessario fornire puntuali risposte ai cittadini ed agli enti locali interessati; ancor di più è necessario che il cantiere riapra al più presto”.