L’80% degli arresti cardiaci avviene in casa, Progetto Vita: “Tra un anno 150 defibrillatori nei condomini”

Nasce Progetto Vita Condomini. Per la prima volta in Italia, è stato creato un progetto strutturato di cardioprotezione dedicato ai condomini e alle abitazioni. Si parte da Viale Dante, quartiere che – seconda la statistica – conta il maggior numero di arresti cardiaci. Al termine del percorso di cardioprotezione condominiale, che durerà circa un anno, a Piacenza ci saranno 150 defibrillatori “di quartiere”, ad uso di condomini e abitazioni. Ad oggi ci sono due condomini cardioprotetti a Piacenza grazie a singole iniziative di chi li abita. In uno di questi, in via Campagna, lo scorso anno è stato salvato un uomo grazie all’uso tempestivo dello strumento. Da qui, parte la nuova sfida di Progetto Vita. Questa esperienza pilota in Europa vuole valutare se la cardioprotezione di quartiere aumenta ulteriormente la sopravvivenza da arresto cardiaco”.

Radio Sound

“L’80% dei casi di arresto cardiaco si verifica nei condomini – precisa Daniela Aschieri, presidente di Progetto Vita – la Legge italiana prevede l’obbligo dei defibrillatori solo nello sport ma non è quello il mondo più colpito dall’arresto cardiaco. I numeri parlano chiaro e indicano che sono le nostre case, ancora di più nel caso dei condomini, i luoghi dove l’arresto cardiaco si verifica più frequentemente e con esiti quasi sempre fatali. Nelle abitazioni, infatti, i tempi di soccorso si allungano. Come abbiamo ripetuto più volte, se si usa un defibrillatore entro tre minuti dall’arresto del cuore, le percentuali di sopravvivenza sono del 75%. Con il passare di ogni minuto dal malore, le possibilità di tornare a vivere, con un’esistenza normale, si abbassano del 10%”.

Sabato 17 alle ore 18, al Memorial Saltarelli – l’evento in cui Progetto Vita premia i salvati con il defibrillatore e i loro salvatori – l’associazione presieduta dall’Aschieri donerà i primi defibrillatori che saranno posizionati nei condomini piacentini.