Voucher e lavoro accessorio: “Accaduti fatti gravi”. La Cgil di Piacenza alla manifestazione di Roma

Negli ultimi 18 mesi la Cgil ha intrapreso una serie di iniziative che hanno riportato il lavoro al centro del dibattito pubblico: voucher, appalti, articolo 18 e Carta Universale dei Diritti del Lavoro. Era stata fissata una data: 27 maggio, quando i cittadini italiani dovevano votare sui due primi quesiti, mentre il terzo, la reintroduzione del lavoratore licenziato senza giusta causa, era stato bocciato dalla corte Costituzionale.

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“Sono accaduti fatti gravi che minano i principi democratici su cui si fondano la Costituzione e il nostro Paese: la vicenda di come il Governo ha affrontato al vicenda del lavoro e della normativa sul lavoro accessorio richiede una risposta fortissima. Dobbiamo difendere principi democratici inderogabil e chiediamo di dare una risposta fortissima a Governo che ha violato dei principi democratici inviolabili”. Coltello tra i denti, Gianluca Zilocchi chiama a raccolta tutti i “diecimila e cinquecento” piacentini che hanno firmato i referendum proposti dalla Cgil su voucher, appalti e articolo 18. I primi due si dovevano celebrare il 27 maggio, “poi il 21 aprile – ha ricordato Zilocchi in una conferenza stampa insieme alla segreteria confederale e Luigino Baldini, segretario dei pensionati Cgil – il Parlamento ha convertito in legge l’abrogazione dei voucher, sui quali avevamo raccolto un milione e 300mila firme a livello nazionale. La motivazione era stata quella di “non dividere il Paese”. A quel punto noi avevamo sul tavolo la Carta Universale dei diritti del lavoro, invece, come una beffa, il 27 maggio, il Governo in Commissione Bilancio ha reintrodotto i voucher”.

“In passato, i Referendum furono disattesi successivamente, ma almeno cittadini hanno votato. Qui siamo di fronte, per la prima volta, a uno schiaffo alla democrazia”. La Camera del lavoro organizza diversi pullman per una manifestazione in piazza del Popolo a Roma prevista per il prossimo 17 giugno. E’ ancora possibile prenotarsi per i pullman in partenza dalla Valdarda, Valnure e dalla città. E’ possibile telefonare ai numeri 0523 459791 – 0523 459701 per prenotare un posto gratuito, a sottoscrizione volontaria. “L’appello – ha concluso Zilocchi – e di aderire, anche online, alla raccolta firme “schiaffo alla democrazia” per ristabilire nel merito alcuni principi violati dalla decisione del Governo. Gli strumenti per la flessibilità per le imprese fino a 5 dipendenti ci sono già. Noi riteniamo vadano normate le prestazioni occasionali per famiglie, associazioni culturali e sportive”.

E il problema, non riguarda solo il settore privato. “ La Pubblica Amministrazione, esclusa nel 2003, negli ultimi anni con i voucher ha sostituito lavoro dipendente per determinate nelle calamità, emergenze, progetti speciali e per lavoratori svantaggiati e manifestazioni culturali. Per svolgere questi lavori ci vogliono professionalità e competenza. E tendere a supplire la carenza di personale con lavoro povero non è la soluzione” ha aggiunto Stefania Bollati della Fp Cgil.

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