“Il rilancio artistico-culturale della nostra città partirà anche dai giovani”. Luigi Rabuffi ha espresso la necessità di “stare ad ascoltare i giovani” perché hanno proposte “valide che potranno essere la chiave di volta per dare nuovo slancio creativo a Piacenza”. Rabuffi e Piacenza in Comune non hanno infatti intenzione di <<lasciar “vivere” questa città di sola logistica” dove le virgolette al vivere sono d’obbligo dato il carico di inquinanti che viene portato ogni giorno a Piacenza dal trasporto su gomma collegato al polo logistico.
“Piuttosto stiamo pensando ad alcune proposte qualificanti per tutta la città, ed in particolare per i giovani, da costruire insieme per caratterizzare il futuro dell’ex Laboratorio Pontieri, un’area di 44mila metri quadrati da poco passata nelle mani del Comune”. La premessa fondamentale con cui si muove Piacenza in Comune è quella della partecipazione, ma vi sono alcune idee che ritiene particolarmente azzeccate per la riqualificazione dell’area. “Crediamo sia molto valida la proposta che da anni sentiamo avanzare dall’associazione sportiva Anthill Project per realizzare una palestra degli sport freestyle a Piacenza che potrebbe trovare posto, come hanno chiesto anche loro stessi, all’interno dell’ex Laboratorio Pontieri”.
L’area, inoltre, potrebbe ospitare: “Uno spazio concerti per ridare alla musica dal vivo la dignità che si merita, ma pensiamo anche ad uno spazio espositivo per mostre di fotografia e arti visive in generale chiamando a Piacenza anche grandi nomi come accade già in altre città italiane. Senza andare troppo distante, pensiamo all’esempio di Cremona che all’interno del Museo del Violino ospita mostre di richiamo nazionale”. L’ex Laboratorio Pontieri, si presta per essere: “La casa degli artisti, ma anche il punto di riferimento dei nuovi artigiani, delle associazioni giovanili, dei collettivi e di chiunque abbia intenzione di far crescere Piacenza dal basso”.