Bimbi lanciati a terra, schiaffi e insulti: “Se ci vedessero ci arresterebbero”. In carcere le due maestre

Un bimbo preso per una caviglia e sollevato da terra a testa in giù, un altro preso a forza e lanciato su una sottile stuoia sul pavimento adibita a brandina, un altro bimbo immobilizzato a forza per farlo stare fermo e farlo addormentare. E poi schiaffi e insulti: “Deficiente”, “Cretino”, “Ti apro la testa in due”. Le vittime sono bambini dai 12 ai 18 mesi.

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Le due maestre dell’asilo di via Farnesiana si trovano ora in carcere alle Novate in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Si tratta di due piacentine di 55 e 30 anni. A denunciare le angherie delle due donne ci ha pensato una collega, impressionata dai metodi da loro utilizzati: l’insegnante, nell’aprile scorso, si è rivolta al 112 raccontando alcuni episodi ai quali aveva assistito e da quel momento i carabinieri della stazione Levante si sono prodigati anima e corpo per porre fine a questo orrore. Essendo le vittime ancora incapaci di parlare, i militari hanno deciso di affidarsi direttamente alla tecnologia e hanno installato telecamere nascoste in grado di mostrare in diretta quanto accadeva in quella classe di circa 15 bambini. Gli inquirenti hanno assistito a immagini che non dimenticheranno facilmente. Gli episodi più violenti si sono verificati proprio nella giornata di ieri, giovedì 25 maggio: episodi che hanno convinto i militari a raggiungere l’asilo a sirene spiegate il prima possibile per interrompere le azioni delle due “educatrici”.

Indagini iniziate dunque ad aprile. Qualcuno potrebbe chiedersi: “Perché intervenire dopo oltre un mese?”. Purtroppo, in questi casi, il reato non si concretizza dopo singoli o sparuti episodi, ma deve manifestarsi una condotta reiterata e continua, in altre parole deve essere accertata la continuità e la metodica. I carabinieri, con un nodo in gola, hanno dovuto attendere di avere sufficienti prove.

Ciò che ha impressionato maggiormente i militari è la mancanza di motivazioni alla base di questi comportamenti: non era una loro “filosofia educativa”, non percuotevano i bambini nel momento in cui si comportavano male. Li trattavano con violenza, punto e basta. In particolare le violenze si sarebbero concentrate su quattro bimbi, il motivo non si conosce ancora, forse per semplice antipatia. E quando all’asilo approdava una nuova insegnante la coppia cercava di istruirla: “Se vuoi durare con questo lavoro devi fare come noi” dicevano alle “novizie”. Ma una di loro non la pensava così e a un certo punto ha detto basta.

A quanto pare, però, le due donne sapevano di agire nel modo sbagliato tanto che in un’occasione, non sapendo di essere registrate, si dissero tra loro: “Se ci vedessero fare così con i bambini ci arresterebbero”. E infatti. Al momento della presa in consegna da parte dell’Arma, ieri mattina, la 55enne ha confidato ai militari: “Avete ragione, forse abbiamo esagerato”.