Sono stati condannati entrambi a 14 anni di carcere i due autori della sanguinosa rapina avvenuta al Mercatone Uno di Rottofreno il 22 aprile dello scorso anno, rapina nella quale restò gravemente ferita una guardia giurata, Giuseppe Vigorito. I rapinatori sono comparsi quest’oggi, martedì 23 maggio, davanti al gup Adele Savastano, dopo aver optato per il rito abbreviato: si tratta di Orazio Musicò, 46 anni residente a Rozzano (MI), accusato di essere colui che esplose il colpo di pistola, e Luciano Domenico Caminneci, 44 anni residente a Binaco (MI). Per quest’ultimo il pm Antonio Colonna aveva chiesto 12 anni di carcere ma il giudice ha deciso di aumentare la pena portandola anche per lui a 14 anni di reclusione.
Gli avvocati difensori dei due banditi, Francesco Argento (legale di Musicò) e Andrea Bazzani (legale di Caminneci), hanno annunciato ricorso in appello. Argento, infatti sostiene che il proprio assistito sparò per errore e che il colpo partì accidentalmente. Bazzani, invece, sostiene che Caminneci nemmeno sapesse che il complice nascondesse una pistola. Poco tempo dopo la rapina i carabinieri arrestarono il pianificatore del colpo: si tratta di Massimiliano Zuncheddu, 45enne residente a Rozzano, in provincia di Milano. Proprio a Rozzano il basista aveva arruolato i due esecutori. Zuncheddu e un altro complice compariranno davanti al giudice nei prossimi mesi.
Oltre alla condanna il giudice Savastano ha disposto un risarcimento di 150mila euro per la guardia giurata rimasta gravemente ferita alla schiena e tutt’oggi costretto a continue cure mediche.
La rapina, come detto, avvenne il 22 aprile 2016. I due entrarono in azione al Mercatone Uno di Rottofreno a bordo di uno scooter mentre Vigorito era impegnato nel trasporto di denaro. Spararono al vigilante poi fuggirono con il furgone, ma il colpo fallì. Caminneci venne bloccato poche ore dopo mentre tentava di nascondersi sempre nella zona di Rottofreno.