“Dopo quindici anni di amministrazione di centrosinistra, nei quali la città è stata mortificata e si è spenta, Piacenza ha bisogno di una nuova stagione. Noi siamo l’unica alternativa e l’unica possibilità di cambiamento. Io sono determinata e uniti ce la possiamo fare”. E’ un appello alla mobilitazione quello che Patrizia Barbieri lancia dal palco di Piazza Cavalli dove è salita per presentare il programma elettorale e amministrativo suo e della sua coalizione.
Un abbraccio caloroso con Matteo Salvini, giunto a Piacenza a sostenere la sua candidatura, e poi Patrizia Barbieri si è sottoposta alle domande del conduttore televisivo e giornalista di Telereporter, Vladimiro Poggi, che in un’ora di piacevole e approfondito botta e risposta ha toccato tutti i punti più significativi del programma, dalla sicurezza al commercio, dalla viabilità al welfare alla cultura.
“La nostra proposta è un cambio di prospettiva, che punta soprattutto su parole come concretezza, rispetto, determinazione: “Sono un amministratore, non un politico. Mi piace metterci la faccia, confrontarmi con le persone e capire e risolvere insieme, senza imposizioni dall’alto come è successo in questi anni, dal Comune di Piacenza come dalla Regione Emilia-Romagna.”
“Piacenza ha bisogno di una nuova stagione fatta di sicurezza, con la serenità di camminare nelle nostre vie. E’ necessario più controllo e prevenzione, con più Polizia Municipale nelle strade e telecamere. Il problema dell’insicurezza non è ormai solo legato alle zone ritenute a rischio ma è diffuso in tutta la città. Non dobbiamo dimenticarci dei quartieri periferici e delle frazioni che sono servite spesso per prendere voti e poi dimenticate, sia da un punto di vista viabilistico che di servizi”.
La candidata del centrodestra ha parlato poi di decoro e pulizia, di cura del verde e del traffico: “E’ necessario rivedere completamente il piano urbano del traffico, frustrato da scelte estemporanee di qualche assessore, senza essere mai essere messe in discussione, creando problemi a cascata anche per l’inquinamento e il commercio”.
“Pensiamo poi a un nuovo welfare – ha proseguito Patrizia Barbieri – dove la parola d’ordine è meno assistenzialismo e più sussidiarietà, e a un patto generazionale tra anziani e giovani che tuteli i diritti e i bisogni di entrambi e ne valorizzi le potenzialità. Abbiamo bisogno dare speranze ai nostri giovani, creandogli occasioni di lavoro, attirando da noi centri direzionali, manifatturiero e aziende che portino occupazione qualificata”.
E poi ancora cultura, con la candidatura di Piacenza a capitale della cultura 2020, eventi che non siano solo spot ma coordinati con la città, marketing territoriale, riqualificazione urbana e sburocratizzazione della macchina amministrativa.
“Sono e sarò indipendente nelle scelte, senza condizionamenti, non dirò si o no in modo preconcetto o condizionato, ma punterò sempre e comunque al dialogo, al confronto e al rispetto di tutti i piacentini” ha concluso Patrizia Barbieri prima di lanciare il suo appello ai sostenitori per impegnarsi “a diffondere le idee della nuova stagione” e di concedersi a un vero e proprio bagno di folla.