Dopo Greg Lake, John Greaves e Peter Hammill un’altra grande rock star inglese stabilisce consolida un esclusivo rapporto con la città di Piacenza. Venerdì 19 maggio prossimo Paul Roland tornerà a Piacenza per presentare, presso il locale TUXEDO in Via Colombo, il suo nuovo libro che raccoglie il meglio dei suoi testi, e un album registrato a Piacenza con musicisti prevalentemente piacentini, White Zombie, che sta riscuotendo un eccezionale successo di critica in Italia (disco del mese di Blow Up), e definito “capolavoro” dalla redazione di Battiti su RAI 3.
Per l’occasione Paul suonerà alcune delle sue canzoni più illustri con l’aiuto di Annie Barbazza e Lorenzo 3k Trecordi. Ospiti della serata giornalisti e musicisti, l’attrice Irma Zanetti che interpreterà alcune delle sue liriche e il chitarrista Beppe Lombardo.
Paul Roland sarà ospite a Radio Sound giovedì 18 maggio ore 11,15 c.a.
Tra le mete della visita piacentina del grande musicista inglese, una collaborazione con il conservatorio Nicolini, precisamente con il laboratorio di ricerche visuali coordinato dal m.o Dapelo. E’ davvero difficile scrivere di una personalità così complessa e intensa come quella di Paul Roland, cantautore, poeta, scrittore, erudito saggista. Proprio come uno degli eccentrici personaggi che popolano le sue canzoni, che si rifanno liberamente a quella parte della narrativa romantica che fiorì verso la fine del diciottesimo secolo in Inghilterra e che dominò tutto il secolo successivo, definita letteratura gotica, Paul è una personalità schiva, singolare, colto, mai banale, intensamente romantico. Niente mostri, gore e splatter, tipici dell’orrore (che evidenzia l’oggetto delle nostre paure, spesso attraverso immagini oggettive e ributtanti), ma puro terrore, ove l’oggetto delle angosce non appare: vi è una allusione di grande gusto letterario e squisita raffinatezza. Come in Edgar Allan Poe, Montague Rhodes James o Joseph Sheridan Le Fanu, per esempio. Diafani revenant di spose ancora in abito nuziale che per secoli aspettano un vano ritorno, notte dopo notte, sulla soglia di casa, di un amore perso. Eccentrici dandy che possiedono un demone imprigionato in una bottiglia di vetro, trovato chissà dove in uno scavo in Mesopotamia. Ma a parte il gusto per il soprannaturale e il fantastico, vi è nella poetica rolandiana un amore, una malia, per l’ottocento vittoriano, che trova in descrizioni minuziose alla Thomas Hardy del primo volo di un aerostato piuttosto che nei racconti delle stranezze di una famiglia eccentrica, o a quei freak così di moda in quella società, o nell’impossibilità di trovare il sonno di un asso del triplano tornato dalla guerra, quell’ introspezione metafisica, quella magia quotidiana che ha fatto apprezzare questo singolarissimo autore alla critica internazionale che più volte ha scomodato l’aggettivo “genio”. Debuttando nei primi anni ’80 sulla caleidoscopica onda del revival psichedelico, Roland vanta oggi 22 album e oltre 50 libri pubblicati in diverse lingue. La serata sarà gratuita .