Raffaella Bertè nominata coordinatore regionale della Società italiana di Cure palliative

Nuovo riconoscimento per l’equipe di Cure Palliative dell’Azienda Usl di Piacenza. La responsabile Raffaella Berté è stata eletta all’unanimità Coordinatore regionale della Società Italiana di Cure Palliative (SICP). La nomina è avvenuta nei giorni scorsi, durante il convegno emiliano romagnolo svoltosi a Cattolica.

Radio Sound

Insieme al medico, altri due membri della squadra piacentina sono stati insigniti della carica di consiglieri regionali: Davide Cassinelli, infermiere Case manager, e Valentina Vignola, psicologa della equipe di cure palliative domiciliari. La nomina dei tre è arrivata alla fine della giornata congressuale, incentrata sull’organizzazione, l’integrazione e la formazione per Cure palliative di qualità, tema sempre più attuale. La sanità piacentina si è distinta per tre interventi molto apprezzati dai partecipanti all’incontro. La dottoressa Berté ha illustrato un nuovo strumento di lavoro per l’individuazione del paziente eleggibile per le cure palliative di base e specialistiche a domicilio; le schede proposte diventeranno mezzo fondamentale per una piena collaborazione tra le varie figure sanitarie al fine di rispondere ai bisogni dei pazienti con malattie croniche in fase avanzata che scelgono di essere seguiti a domicilio da equipe formata da medico di famiglia, professionisti delle cure palliative e assistenza domiciliare integrata (ADI).
Luigi Cavanna, direttore del dipartimento di Oncoematologia, ha sottolineato come sia fondamentale l’integrazione tra le terapie oncologiche e le cure palliative, e che queste debbano avvenire precocemente nel percorso di cura perché sono di vitale importanza in ogni fase di malattia. Ha inoltre presentato un importante documento di integrazione che la Associazione Italiana di Oncologia (AIOM), di cui Cavanna è coordinatore regionale, ha pubblicato insieme a SICP sulle cure simultanee.

All’avanguardia anche lo studio prospettico presentato da Nicoletta Crosignani, coordinatrice infermieristica dell’Hospice “La casa di Iris”, sul ruolo dell’infermiere nell’approccio al paziente con metastasi ossee.
“Quando non c’é più niente da fare, c’é ancora molto da fare”: questo è il motto caro ai palliativisti, che riassume lo spirito che ha guidato l’equipe piacentina in questi anni.