Folla delle grandi occasioni al cinema Iris di Corso Vittorio Emanuele per l’apertura ufficiale della campagna elettorale del candidato sindaco Paolo Rizzi. Alle 20,30 di venerdì 12 maggio, l’economista e professore della Cattolica ha chiamato a raccolta “i suoi” per un evento voluto e pensato dallo stesso candidato sin dall’inizio di questa sua avventura elettorale. Un evento che lo rappresentasse, che facesse conoscere i mondi dai quali proviene, ai quali è affezionato, che l’hanno formato e che ora ispirano la sua azione e il suo programma di governo della città.
“Il mondo dell’impresa, prima di tutto, che Rizzi come economista e ricercatore studia da una vita. E dopo un inizio “emozionale” – scandito dalla voce e dalle note di Lucio Battisti con Comunque bella che facevano da colonna sonora a una selezione di suggestive immagini di Piacenza e del suo territorio scattate da Marco Stucchi e proiettate sullo schermo del cinema – Rizzi, introdotto dal giovane manager Matteo Tirotto, ha preso il microfono e ha iniziato a parlare a una platea di quattrocento persone, tra candidati delle liste che lo appoggiano, simpatizzanti, amici, cittadini. “La capacità innovativa degli imprenditori (non tutti)” è la prima scritta che appare sul maxischermo alle sue spalle. Un attimo dopo il candidato chiama sul “palco” l’imprenditore Luciano Groppalli a raccontare quel mondo di impresa virtuosa e innovatrice a cui Rizzi fa riferimento. Poi è la volta dell’”empatia dei volontari e degli operatori sociali”, altro mondo che appartiene al professore piacentino, con la testimonianza di Eleonora Capuano dell’Assofa. E ancora, “Il senso comunitario delle cooperative (di comunità)” con Giovanni Teneggi, cooperatore virtuoso dell’Appennino reggiano. Di seguito, un lungo e applaudito intervento di Alberto Gromi, storico preside del Gioia, a spiegare l’importanza dell’insegnamento e del mondo dell’istruzione. Maddalena Scagnelli, invece, parla alla platea in rappresentanza di un altro mondo al quale Rizzi si sente legato, e cioè il mondo degli artisti, della creatività. Spiegare l’importanza dello spirito di servizio dei sindaci, soprattutto dei paesi, tocca a Luca Quintavalla, primo cittadino di Castelvetro”.
“A questo momento dedicato alle testimonianze segue un ringraziamento speciale: Paolo Rizzi ci tiene a chiamare sul palco la Giunta uscente, con il sindaco Paolo Dosi e i suoi assessori, per ringraziarli pubblicamente del lavoro fatto e dell’impegno in favore della comunità piacentina. Dietro di loro campeggia la scritta “Il valore della riconoscenza”. Segue quindi un intervento del candidato su ciò che a lui proprio non piace: gli avari, “quelli che la sanno solo loro“, i ladri, i politici troppo sicuri di sé stessi”.
“Una Piacenza più bella, è questo che intende costruire il candidato sindaco; ed entra nel dettaglio delle grandi sfide urbanistiche dei prossimi anni proiettando e commentando immagini delle aree che dovranno essere ripensate, riqualificate, restituite alla città con progetti ambiziosi e in grado di cambiare volto alla città”.
“Quindi è la volta delle presentazioni ufficiali, con tutti i candidati delle tre liste a sostegno di Paolo Rizzi (la lista del Pd, la civica Piacenza Più e la prima lista di under 35 della storia piacentina, Piacenza del Futuro). E sempre con i giovani sul palco, la serata dell’Iris si conclude con la musica così come era iniziata; questa volta dal vivo, però, con una versione unplugged di Vagabondo suonata dal liutaio e chitarrista Marcello Orcesi con la partecipazione di Giovanni Castagnetti, sempre alla chitarra. Special guest, al microfono, il noto cantautore piacentino Simone Fornasari. Alla fine, selfie di gruppo con i quattrocento dell’Iris alle spalle del candidato, tutti con i mano cartelli arancioni: “Vogliamo Rizzi sindaco”.