Quest’anno all’open day dell’Università Cattolica di Piacenza gli studenti delle scuole superiori sono stati accolti da due importanti novità che rendono l’ateneo piacentino ancora più attrattivo e convincente: la possibilità di conseguire due lauree in una e un nuovo corso. Andiamo con ordine.
Nel primo caso parliamo di una sinergia tra la facoltà di Giurisprudenza ed Economia. Gli studenti iscritti a Giurisprudenza avranno la possibilità di scegliere alcuni corsi tipici della facoltà di Economia. In questo modo arriveranno al termine di Giurisprudenza con sufficienti crediti per potersi iscrivere al corso magistrale di “Gestione d’Azienda”, partendo però dal secondo anno. In sostanza, aggiungendo un solo anno di studio, l’iscritto potrà conseguire anche una seconda laurea.
“Il classico percorso di Giurisprudenza resta estremamente valido dal punto di vista didattico – spiega Antonio Maria Chizzoniti, professore del Dipartimento di Scienze giuridiche – ma ci rendiamo conto che il ramo lavorativo sta diventando sempre più inflazionato. Per questo motivo abbiamo creato un percorso in grado di fornire agli studenti nozioni formative e didattiche che vadano ad arricchire il classico corso di laurea in Giurisprudenza, offrendo allo stesso tempo la possibilità di conseguire una seconda laurea magistrale. Titolo di studio che permetterà ai laureati di partecipare per esempio agli esami per diventare dottori commercialisti. In altre parole lo studente avrà la possibilità, una volta terminata l’università, di praticare l’attività legale ma anche svolgere funzioni di gestione aziendale”.
La seconda, importante novità, riguarda invece la facoltà di Agraria che vede nascere un nuovo corso, Safe. Un corso interamente in lingua inglese.
“Safe è un acronimo, ma è anche una parola che in inglese significa ‘sicuro’, una scelta non casuale – spiega Stefano Poni, direttore del dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili – si tratta infatti di un corso di laurea dedicato alla produzione del cibo sicuro, dalla coltivazione in campo alla commercializzazione passando per la fase di trasformazione. Il tutto con particolare attenzione ai requisiti di carattere sanitario richiesti. Il bacino piacentino necessità di rivolgersi a un’utenza estera e per fare questo è fondamentale adottare le nozioni del caso in lingua inglese perché la comunicazione è basilare. Ma insieme all’internazionalizzazione avrà un ruolo cardinale anche la territorialità: il corso sarà molto legato alle filiere produttive che rappresentano un punto di forza per Piacenza”.
Importanti novità che hanno attratto fin da subito i giovani studenti che questa mattina hanno affollato l’ateneo a caccia di ispirazione: “Oggi più che mai i giovani, una volta lasciate le superiori, si prendono il classico periodo sabbatico per cercare di capire quale sia la giusta strada da prendere. Noi però crediamo poco in questa tecnica che spesso non serve a fugare i dubbi. Per questo la Cattolica offre la possibilità concreta di scegliere con cura e attenzione – spiega Michele Faldi, direttore dell’offerta formativa, promozione, orientamento e tutorato – noi accompagniamo i giovani dalla scelta dell’indirizzo fino al termine degli studi e non solo, anche nel post laurea: le ultime indagini ci danno tassi di occupazione dopo un anno dall’uscita dall’università superiori al 79%”.