“Ho 78 anni e ai giovani non posso che raccontare la mia esperienza di vita: quello che posso dire è che i sogni sono importanti”. Il celebre regista Pupi Avati, ospite d’onore all’università Cattolica per la convention “Le nuove sfide di Trade & Shopper Marketing”, è intervenuto sul tema “Apriamo le porte: conversazione sulla società e sulla comunicazione” intervistato da Francesco Pugliese, amministratore delegato di CONAD.
“Voglio raccontare ai giovani quanto siano stati importanti per me i sogni, quanto sia stato importante per me immaginare che mi sarebbe accaduto qualcosa di straordinario. E questo lo possono e lo devono immaginare tutti: non dobbiamo essere rinunciatari e soprattutto non dobbiamo essere vittime di quella tossicità espressa dall’omologazione così tanto diffusa in questi ultimi decenni”.
Si parla di marketing, quanto conta nel cinema? “Conta ma relativamente, perché anche nel cinema la qualità, con il tempo paga. Mi sono piaciute le parole pronunciate da Alberto Bauli (presidente dell’omonimo gruppo ndr) che ai giovani ha detto ‘Inventatevi qualcosa di originale e vedrete che non avrete problemi’: è la risposta che si dovrebbe dare a chiunque”.
Pupi Avati è impegnato in un nuovo film, un horror: “Purtroppo è un genere non molto di moda, sono di moda le commedie che vengono prodotte ma nessuno va più a vedere (ride ndr). Sarà girato tra le lagune del Friuli Venezia Giulia, una storia che avrà a che fare con un personaggio un po’ desueto, il Diavolo: chi era il Diavolo per noi bambini negli anni ’50”.
All’evento hanno partecipato anche la dottoressa Daniela Aschieri che ha presentato Progetto Vita, e i giocatori della Lpr Volley, Hristo Zlatanov e Samuele Papi.