La Passione secondo Giovanni ed altro

Giancarlo Perna - libro

Presso la bella sala intitolata a Luigi Einaudi del Centro Studi di Confedilizia di Roma è stato presentato mercoledì 12 aprile il libro di Giancarlo Perna: Cento vite con il punto interrogativo”. La sala richiama costantemente il nome del Presidente del Centro Studi, Corrado Sforza Fogliani, mecenate attento e presente di iniziative culturali; il pomeriggio festoso e animatissimo, ha visto la partecipazione di G. Aurelio Privitera, Alessandra Rauti e di Giorgio Delle Arti che ha illustrato i caratteri originali del libro. Si tratta di una silloge di 100 brevi biografie narrate attraverso esperienze, aneddoti, avventure amorose di cui il lettore deve indovinare il soggetto. Quella sera, insieme al pubblico, abbiamo indovinato il personaggio di Napoleone e di I. Montanelli.

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Ho incontrato Giancarlo Perna dopo la presentazione, il quale mi ha detto di amare molto la nostra città, la nostra cucina e di venire volentieri a presentare il suo prossimo libro su Cavour. Nella stessa serata ho partecipato ad un interessantissimo incontro presso l’Hotel Excelsior di Roma in via Veneto, con l’ex ministro Antonio Martino che ha illustrato con acutezza e lungimiranza la crisi e le problematiche storiche dell’Unione Europea. Anche Martino, avvicinato da me, ha ricordato la bella serata trascorsa qualche anno fa a Casa Sforza Fogliani in occasione di una conferenza-ricevimento. L’on. Martino ha espresso parole di grande simpatia per il Presidente Corrado Sforza Fogliani.

Ma ricordiamo ora l’indimenticabile Concerto Pasquale che Antonio Pappano ha diretto nell’auditorium Parco della Musica a Roma (15 aprile) con i complessi dell’Accademia di Santa Cecilia; si tratta della Passione secondo Giovanni di J. S. Bach.

Il capolavoro composto nel 1729 per la Chiesa di San Tommaso di Lipsia, ove Bach svolgeva la professione di cantor è una vetta del misticismo luterano.

Alla narrazione del testo evangelico si uniscono numerosi momenti di riflessione sul mistero della morte di Cristo affidati alle arie ed agli ariosi. Il coro rappresenta sia il popolo inferocito contro Pilato sia l’interprete dolcissimo di ispirati corali di commento al testo. Pappano imprime alla Passione una dimensione incalzante comunicando allo spettatore una grande tensione emotiva che raggiunge spesso l’estasi e le lacrime. Ci sono immagini di “Ton malerai” (=pittura sonora) come densi squarci di silenzio. La drammaticità della Passione è quasi teatrale e fu proprio questo l’aspetto che rimproverarono a Bach.

La Passione fu rappresentata per la prima volta il Venerdì Santo del 1729 con immensa commozione. Ricordiamo gli esecutori: Antonio Pappano, direttore; Lucy Crowe, soprano (arie e ancella); Ann Hallenberg, contralto (arie); Andrew Staples, tenore (Evangelista e arie); Christian Gerhaher, basso (Jesus); Ciro Visco, maestro del Coro.

Il dolce lirismo del finale lascia attoniti e coinvolti dalla melodia che il coro intona come una ninna-nanna per il Corpo di Gesù morto e per la sua anima che già vive nella luce dell’eterno.

Maria Giovanna Forlani