“Le primarie che si svolgeranno il 30 aprile rischiano di passare sottotraccia. Dibattiti ed informazioni sono ridotti al lumicino: così facendo si andrà verso un calo dell’affluenza rispetto alle consultazioni precedenti e non sarebbe un fatto positivo per il Pd”. E’ il pensiero dei militanti del Pd del gruppo “Piacenza per Orlando” che questa mattina hanno ospitato il ministro della giustizia, nonché rivale di Matteo Renzi nella corsa alla segretaria del Pd. L’incontro si è tenuto al Circolo Culturale Quartiere 4 di via Di Vittorio angolo via Vittime di Strà, alla presenza del candidato del centrosinistra alle elezioni comunali Paolo Rizzi, Giulia Piroli e Andrea Fossati del comitato che sostiene Andrea Orlando: “Alle ultime primarie i partecipanti sono stati 3 milioni, ma gli iscritti al Pd erano 600mila. Rispetto ad allora il partito ha perso un terzo dei tesserati: facendo questo rapido calcolo mi aspetto un’affluenza intorno ai 2 milioni di votanti. Un numero minore rappresenterebbe un segnale preoccupante, indice di un partito che sta faticando” ha detto il ministro.
Orlando ha poi rimarcato l’importanza di un segretario che si dedichi tempo pieno al partito e che rinunci quindi alla carica di premier: “Il partito non mi sembra in condizioni eccezionali, per questo motivo serve un segretario che si dedichi al Pd a tempo pieno. Questa separazione delle cariche non è sufficiente che sia scritta nello statuto, stiamo andando verso un sistema meno maggioritario del passato, occorrerà fare una coalizione e dedicarsi alla sua costruzione”.