Lunni: “La Provincia si impegni affinché la via Francigena sia patrimonio Unesco”

La Regione ha sottoscritto a febbraio un protocollo d’intesa con Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta per chiedere la candidatura della via Francigena quale patrimonio dell’UNESCO. “La candidatura, se verrà accettata, sarà una grande opportunità per il territorio piacentino perchè porterà un sostegno alle politiche turistiche e culturali a favore delle comunità locali, il monitoraggio dei tracciati della Via Francigena favorendone il mantenimento e la cura della segnaletica, degli itinerari, delle infrastrutture e delle forme di ospitalità” ne è convinto il consigliere provinciale Matteo Lunni. “La Francigena emiliana passa quasi esclusivamente nel territorio piacentino ma il tragitto ufficiale, detto “di Sigerico”, attraversa l’Emilia-Romagna partendo, appunto, dal Guado di Sigerico (Calendasco) per proseguire, lungo la via Emilia attraversando le città di Piacenza, Fiorenzuola e poi va nel parmigiano a Fidenza fino alla Cisa.Esistono però altre varianti storicamente riconosciute ma non ufficiali: due nella parte occidentale della Provincia di Piacenza (Val Tidone e Val Trebbia) che, facendo tappa a Bobbio, attraverso l’Appennino raggiungevano il Monte Bardone (“Via degli Abbati”) e quindi la Cisa, ed uno nella parte orientale (Val d’Arda), che si staccava da Fiorenzuola per risalire l’Appennino sino alla Cisa.Se anche queste tre varianti dossero riconosciute ufficialmente tutto il territorio piacentino, non solo la via Emilia, sarebbe beneficiato dalla candidatura all’UNESCO.La Regione in passato con una risoluzione del 2012, siglando un Protocollo d’Intesa (con 26 comuni piacentini più Associazione Europea delle Vie Francigene, Provincia, Diocesi e Associazioni di categoria) lo stesso anno e poi sostenendo un progetto apposito nato dalla Valtidone ma poi esteso a tutti riconobbe la pari dignità dell’itinerario di Sigerico e degli altri tre. Con la risoluzione in questione si chiede alla Provincia di farsi interprete presso la Regione e l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) che si deve occupare di selezionare la tratta da candidare affinchè candidi tutti i quattro itinerari piacentini”.

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