Tragedia di Rivergaro, il conducente 19enne era “pulito”. Ieri l’ultimo saluto ad Angelo

Si torna a parlare del tragico incidente di Rivergaro del 14 aprile scorso, incidente nel quale ha perso la vita Angelo Driza, ragazzo di appena 17 anni di origini albanesi. Il giovane stava viaggiando lungo via Roma, alle porte del paese, a bordo di una Volkswagen Golf insieme ad altri tre amici. Improvvisamente il conducente, un 19enne anche lui albanese, ha perso il controllo della vettura e dopo essere uscito di strada è andato a sbattere contro un albero a lato della carreggiata. Tutti e quattro gli occupanti erano stati condotti al pronto soccorso di Piacenza in condizioni gravissime, Angelo era morto poche ore dopo.

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Nonostante si trovi ancora in coma, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Piacenza, il conducente è stato sottoposto alle analisi di rito dalle quali è emerso che al momento dell’incidente non era né ubriaco né drogato. A questo punto la causa della tragedia pare vada ricercata nell’alta velocità: dai rilievi effettuati dai carabinieri sembra che la Golf stesse viaggiando a circa 130 km/h, una velocità che avrebbe impedito all’autista 19enne di mantenere il controllo del mezzo in prossimità di una curva. Gli altri due passeggeri si trovano ricoverati all’ospedale Maggiore di Parma, sarebbero fuori pericolo anche se in condizioni ancora gravi.

Ieri a Rivergaro, si sono tenuti i funerali di Angelo: un centinaio le persone che hanno voluto salutare per l’ultima volta il 17enne in occasione delle esequie, celebrate al cimitero del paese secondo il rito islamico.

Angelo Driza